Apporta
proteine di altissimo valore biologico, lipidi, minerali
(fosforo, calcio, ferro,zolfo, potassio) e vitamine (A, B1,
B2,PP, H) ma andrebbe consumato entro 10 giorni dalla deposizione, anche se in
frigo si conserva per 3-4 settimane. Puoi verificarne la freschezza
mettendolo a bagno in acqua salata: se è davvero fresco non galleggia, ma
rimane coperto d’acqua con la parte più stretta verso il basso.
Un’altra
cosa che sarebbe bene fare per goderne i benefici è sceglierlo proveniente da
galline che vivono bene, libere di razzolare all’aperto, che sono state
nutrite con mangimi naturali, senza OGM e senza sostanze che aumentano la
crescita o l’appetito. Al contrario una gallina che vive male in spazi angusti
e che ha mangiato becchime scadente, e che col cibo magari ha assunto anche coloranti
(per rendere più giallo il tuorlo), pesticidi ed eventuali antibiotici, deporrà
uova “malate” che con il tempo ammaleranno anche te.
Per
non far diventare l’uovo pesante per fegato e pancreas devi cucinarlo senza
grassi (olio e burro) e poco (il tempo di far rapprendere l’albume e
lasciare morbido il tuorlo). Guai a bollirlo a lungo: si libera una sostanza
nociva, il solfuro di ferro. Te ne accorgi perché il tuorlo ha assunto all’esterno
una patina di colorino verdastro. La soluzione consiste nel limitare il tempo
di cottura, 7-8 minuti al massimo. L’uovo va calato con un cucchiaio nel
pentolino quando l’acqua già bolle e, appena suona il timer, fatto raffreddare
immediatamente con una passata veloce sotto l’acqua corrente. Altri metodi di
cottura che preservano digeribilità e valore nutrizionale sono quelli “in
camicia” e “alla coque”.
Ai bambini
sarebbe bene cominciare a dare l’uovo verso la fine dello svezzamento perché è
una sostanza potenzialmente allergizzante. Si procede lentamente aggiungendo
all’inizio due cucchiaini di tuorlo alle creme di cereali nell’ultima fase di
cottura e molto gradualmente, nelle settimane successive, si arriva ad
aggiungere anche l’albume.
Quante
uova mangiare a settimana? Essendo un alimento molto concentrato, ai
bambini non andrebbe dato molto spesso (1 volta a settimana), ma gli adulti lo
possono mangiare senza timore anche 3 o 4 volte. Ultimamente vari lavori
scientifici hanno infatti dimostrato che le uova non causano l’incremento del
colesterolo. Devono semmai limitarsi le persone che soffrono di calcoli alla
cistifellea o che abbiano allergie-intolleranze alle proteine dell’uovo.
Un
ultimo consiglio: come tutti gli alimenti proteici l’uovo è acidificante quindi
meglio accompagnarlo sempre con alimenti opposti, in particolare le
verdure.
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