Asma
e allergie nell’infanzia? Il rischio aumenta se nei primi mesi di vita la flora
batterica residente nell’intestino di un neonato si altera. Questo il risultato
di un recente studio effettuato dall’Università di California San Francisco e pubblicato
su Nature Medicine.
Del
legame tra salute dell’intestino ed efficienza del sistema immunitario già si
parla da anni, ma i ricercatori americani sono riusciti ad aggiungere un nuovo
tassello di conoscenza dimostrando che l’intestino di neonati con microbiota
sano contiene una vasta gamma di molecole in grado di ridurre l’infiammazione.
Questi
dati si aggiungono a quelli pubblicati l’anno scorso su Science Translational
Medicine dai colleghi dell’ University of British Columbia in Canada che hanno
individuato quattro batteri specifici presenti nel microbiota intestinale capaci
di garantire la protezione nei confronti dell’asma.
La domanda
che sorge è questa: «Come fare in modo che il neonato sviluppi una flora
batterica sana e di conseguenza una buona capacità immunitaria?»
La
risposta arriva dal Prof. Luciano Lozio, direttore del Centro Studi di
Farmacologia e Biofisica della Nutrizione di Trieste, uno dei maggiori esperti
europei in tema di salute intestinale, che sostiene due cose fondamentali
riguardo le prime settimane di vita dei bambini:
1. Evitare
l’eccesso di igiene. Un bambino piccolo che passa dalle braccia dei genitori a
quelle di nonni, amici e parenti ha subito modo di venire a contatto con più
batteri. Solo così il suo sistema immunitario impara a funzionare. Evitare
contatti e creare ambienti asettici è alla lunga molto dannoso.
2. Favorire
l’allattamento al seno. La composizione del latte materno è ineguagliabile e
fornisce tutto ciò di cui un neonato ha bisogno per crescere sano. È una
sostanza viva, con molti componenti di alto valore biologico presenti in
proporzioni ottimali, che protegge l’intestino del piccolo e favorisce lo
sviluppo di una straordinaria capacità immunitaria. Evitare il latte
artificiale, quindi, e offrire ai bambini, almeno per i primi sei mesi, quello
della mamma: è l’alimento perfetto.
E
quando l’allattamento al seno non è possibile?
Si
possono minimizzare i danni ricorrendo a probiotici specifici. Sottolineo
specifici, perché un probiotico non vale l’altro. E scegliere quello giusto fa
la differenza .
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