Per
godere di una buona energia vitale e consentire agli organi di funzionare correttamente
dobbiamo cercare di nutrirci in modo sano.
Mangiamo
minimo tre volte al giorno, tutti i giorni. Quel che introduciamo nel nostro
corpo fa la differenza.
In
occidente siamo fortunati, disponiamo di cibo abbondante, ma spesso non
sappiamo scegliere bene. Le coltivazioni intensive, le manipolazioni genetiche,
i prodotti chimici usati in agricoltura e gli additivi aggiunti per prolungare
la conservazione, alterano gli alimenti rendendoli scarsamente nutrienti e poco
salutari.
Ci sono
cinque principi generali che dovremmo preoccuparci di rispettare al momento della
spesa:
1. VIVO.
I cibi vivi devono far parte della nostra alimentazione quotidiana. Per cibi
vivi intendo frutta, verdura, germogli, alghe, semi oleosi e altri alimenti che
possiamo ingerire tal quali senza cottura né manipolazione industriale. Sono i
cibi crudi e vitali, maturati nei campi e sulle piante, non nelle celle
frigorifere, che apportano al nostro corpo molte sostanze attive di cui ha
bisogno per adempiere le sue fondamentali funzioni fisiologiche.
Insonnia, difficoltà digestive, malattie infettive,
stanchezza, allergie, disturbi dell’umore e molti altri malanni trovano un
terreno fertile in un’alimentazione carente di elementi vitali.
2. FRESCO.
Anche la freschezza degli alimenti è un fattore di primaria importanza. Subito
dopo la raccolta frutta e verdura iniziano a diminuire la loro qualità vibrazionale.
Che dire poi delle confezioni di prodotti già lavati e pronti per l’uso (insalate
preconfezionate, verdura già pulita e venduta a pezzi, frutta sbucciata ecc..) o
dei frutti che arrivano da lontano, magari dall’estero? Ci consentono di
preparare più velocemente i nostri piatti e probabilmente costano meno, ma non
hanno quasi più nessuna delle vibrazioni utili al corpo umano.
Ogni alimento, infatti, oltre ad avere un potere calorico
(chimico-energetico), ha anche un potere elettromagnetico (vibrazionale) che
decresce rapidamente col passare del tempo. Fu l’ing. francese Andrè Simoneton,
esperto in elettromagnetismo, a fare interessanti ricerche in merito alla
vibrazione degli alimenti negli anni '30 e '40. Partì dalle scoperte di altri
grandi ricercatori (come i francesi André Bovis, Louis Kervran ed il russo G.
Lakhowsky) e servendosi di apparecchiature scientifiche, misurò la quantità di
onde elettromagnetiche degli alimenti, classificandoli in base a queste. Per
una ventina di anni ha applicato le sue ricerche su tantissime persone e
tantissimi cibi e ci ha lasciato una enorme mole di studi e di esperimenti.
3. DI
STAGIONE. Non ha senso mangiare i pomodori a dicembre e i broccoli ad agosto.
Se la natura dà frutti diversi per tutto l’anno, in funzione delle variazioni
climatiche delle stagioni, non è un caso.
La zucchina, ad esempio, ha un potere rinfrescante, è utile quindi in
estate e risulta inopportuna d’inverno. Lo stesso discorso vale per tutto ciò
che la terra offre: frutta, verdura, cereali, legumi….ogni alimento ha anche
una qualità energetica che incide sulla nostra salute e sul nostro benessere.
4. BIOLOGICO. Gli alimenti bio sono privi di
sostanze tossiche e ricchi di nutrienti (vitamine e minerali) che possono
essere assorbiti rapidamente dal nostro organismo. Derivano da coltivazioni o
da allevamenti in cui non è stato fatto uso di pesticidi,
fertilizzanti, antiparassitari, farmaci di sintesi chimica. Sono cibi che nutrono
il corpo ma allo stesso tempo lo aiutano a non sovraccaricarsi di tossine e ad
eliminare più agevolmente quelle già in circolo portando benefici all’intero
organismo.
5. VARIO.
Non si devono mangiare sempre le solite cose, il corpo ha bisogno di tante
sostanze e un’alimentazione varia consente di integrare tutto quel che serve.
La naturopatia e le medicine olistiche, oltre che alle calorie e ai costituenti
biochimici, sono attente anche ad altri aspetti del cibo: odore, sapore, colore,
forma, consistenza e metodi di cottura hanno un significato e un impatto ben
specifico sull’organismo. Gli alimenti andranno quindi scelti in base alle
esigenze della situazione individuale e contingente: se c’è troppo calore o
freddo o umidità, se l’energia è carente o da tonificare o da far scorrere
meglio, se ci sono organi particolari da sostenere o alleggerire e così via in
base a ciò che serve per ricostruire o ottimizzare l’armonia dello stato fisico
e psichico.
Dunque
ricorda: ogni cosa che introduci nel tuo corpo produce effetti su di te non
solo in funzione della sua composizione chimica, ma anche in funzione della sua
storia, delle esperienze che ha vissuto e delle conseguenti informazioni che
porta con sé. Occhio alla spesa!
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