Può
capitare a tutti di farsi male. Erbe, piante e fiori possono essere un valido
aiuto per alleviare il dolore e tornare presto in forma. Se si preferisce ricorrere all’aiuto della natura,
è bene tenere a disposizione nell’armadietto casalingo il minimo
indispensabile.
Ecco
alcuni suggerimenti per preparare facilmente alcuni rimedi, tenendo conto che
per i disturbi più seri o per i quali non si ravvisano miglioramenti, è bene
ricorrere al consulto medico.
PICCOLI
TAGLI E GRAFFI
Pulire
subito con acqua corrente e puro sapone di marsiglia poi fare un impacco
con tintura madre di Calendula (diluire in 10 parti di acqua bollita). Ripetere
due volte al giorno per due o tre giorni.
BRUCIATURE
SEMPLICI (poco estese, che interessano solo lo strato superficiale della pelle)
Applicazioni
di tintura madre di Urtica diluita (20 gocce per una tazza di acqua
bollita). Se si dovessero formare delle bollicine (che non vanno rotte) usare
per le applicazioni sia la tintura madre di Urtica che la tintura madre di
Hypericum (20 gocce di entrambe in una tazza di acqua bollita).
CONTUSIONI,
DISTORSIONI, LUSSAZIONI
In
genere riguardano la caviglia o il ginocchio che fanno male e si gonfiano.
Evitare
di appoggiarsi all’arto ferito e mettere subito a riposo la parte interessata.
La natura ci mette in guardia con il messaggio del dolore che dice: alt! fermi!
Preparare
un decotto di timo (far bollire 80 grammi di sommità di timo in un litro
di acqua per 20 minuti tenendolo coperto). Una volta pronto filtrare e usare
per fare degli impacchi locali che devono durare almeno 20 minuti. Gli impacchi
devono essere caldi in caso di contusioni; freddi invece in caso di lussazioni
e distorsioni. In caso di distorsioni, una volta, nelle campagne, si usava aggiungere
a questo decotto della crusca di grano, la poltiglia si applicava poi
sulla parte dolorante con una fasciatura di contenzione che si teneva per tutta
la notte.
L’arnica
è conosciuta come la regina dei traumi muscolo-scheletrici. Tenere in casa
un gel ad alta concentrazione di questa pianta (si trova in farmacia o
erboristeria) tornerà certamente utile. Va applicato due-tre volte il giorno,
mai in presenza di cute lesa.
PUNTURE
D’INSETTO
Frizionare
la pelle con un pezzetto di limone. Poi applicare 1-2 gocce di olio essenziale di lavanda puro
sulla zona interessata. Anche l’oleolito di calendula applicato sul
ponfo aiuta a calmare il prurito e il bruciore.
Se
la puntura è di un’ape o di una vespa, per prima cosa togliere con delicatezza
il pungiglione aiutandosi con un coltellino sterilizzato o un cartoncino
plastificato, poi fare un cataplasma di argilla verde per neutralizzare
il veleno (si mischia l’argilla con un po’ di acqua e succo di limone,
si aspetta che la pappina si secchi e si stacca). A questo punto si può massaggiare
la parte con olio di arnica, dolore e gonfiore si ridurranno.
In
genere la puntura di api e vespe non è pericolosa, in soggetti allergici però
può essere fatale perché provoca uno shock anafilattico. Bisogna quindi monitorare
le reazioni perché, se intense (vertigini, difficoltà respiratorie, nausea,
gonfiore a viso labbra e gola), è opportuno correre subito al pronto soccorso.
CONTRATTURA
MUSCOLARE
Questo
disturbo si risolve nel giro di qualche giorno, nel frattempo è bene non
sforzare i muscoli coinvolti e ridurre il consumo di cibi acidi come pomodori e
aceto. Aggiungere nella propria alimentazione degli alimenti antinfiammatori, ad
esempio zenzero e curcuma, e mangiare cibi che contengono potassio come banane,
patate, farina di soia, crusca e albicocche.
In
genere bisogna mantenere i muscoli caldi per evitare contratture. Quando
l’infortunio si è già verificato si fa un bagno o una doccia calda e, dopo aver
massaggiato la parte dolorante con olio di arnica o una pomata a
base di artiglio del diavolo, ci si copre bene soprattutto se ci si
trova in un periodo dell’anno in cui la temperatura è bassa o si sta in
ambienti con aria condizionata. Il caldo rilassa e scioglie il muscolo, mentre
il rimedio a base di arnica o artiglio del diavolo placa il dolore e sfiamma
(va spalmato 2-3 volte al giorno).
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