Nota
fin dai tempi più remoti la salvia
è, tra le erbe aromatiche, quella che da sempre accompagna l’umanità nel suo
cammino.
In
Egitto veniva utilizzata principalmente per favorire la fertilità delle donne.
In Grecia era impiegata come disinfettante per curare piaghe, ulcere e morsi di
serpenti. I romani pensavano che favorisse la longevità e la utilizzavano come
rimedio per moltissimi disturbi, ad esempio problemi di gola, diarrea,
infezioni vaginali.
In
molte culture antiche è stata inoltre utilizzata come incenso durante particolari
riti sacri poiché si credeva che il suo aroma servisse a facilitare il
raggiungimento di stati di estasi, visioni e precognizioni.
In
effetti, essendo ricca di oli essenziali, la salvia è un tonico del sistema
nervoso e, come la maggior parte delle piante aromatiche, è antisettica,
antinfiammatoria e micostatica (inibisce la crescita e la riproduzione di
funghi).
La
ricerca scientifica le ha riconosciuto anche la capacità di attenuare i
sintomi della menopausa e dell’irregolarità mestruale. E un’altra sua
azione è quella di ridurre l’eccessiva sudorazione. Infine è una pianta
che aiuta in caso di digestione difficile.
Questa
stagione calda è la migliore per godere della salvia che, per offrire al
massimo le sue salutistiche proprietà, deve essere raccolta nelle giornate
soleggiate e senza vento intorno mezzogiorno, meglio se durante il periodo di
luna crescente.
Ecco
alcuni facili utilizzi:
Per
la sudorazione abbondante si prepara un infuso con 2 g di foglie in 200 ml di acqua
molto calda. Si lascia in infusione con sopra un piattino per 5 minuti, si
filtra e se ne prendono due-massimo tre tazze al giorno lontano dai pasti.
Con
questo infuso tiepido si possono anche fare bagni locali alle parti interessate
(mani, piedi ascelle).
La
stessa preparazione, bevuta ancora calda, giova in caso di digestione
difficile e tosse.
Invece
con 4 g di foglie in 150 ml di acqua bollente lasciate in infusione per 5
minuti si prepara un infuso utile
per fare sciacqui o gargarismi in caso di infiammazioni della bocca e della
gola. Una volta che si è intiepidito si usa a sorsi e poi si sputa.
Insieme
all’achillea e alla calendula la salvia è di grande supporto per le donne che
hanno mestruazioni irregolari. Si fa preparare in erboristeria una
miscela con 50 grammi di salvia, 25 grammi di achillea e 25 g di calendula. Per
fare l’infuso
si gira bene il contenuto del sacchetto e si prende un cucchiaio da minestra di
queste erbe essiccate aggiungendolo ad una tazza di acqua bollente. Se ne
prendono due o tre tazze al giorno lontano dai pasti e sarebbe bene cominciare
la cura una settimana prima del presunto inizio del ciclo continuando fino a
una settimana dopo la sua cessazione.
Lo
stesso infuso va bene nel periodo della menopausa: bevendone due tre
tazze al giorno si riescono a contrastare i disagi tipici nella fase di
maggiore disturbo.
Salvo
i casi di persone con intolleranza a questa specifica pianta, la salvia non
presenta nessuna problematica alle dosi
indicate negli infusi di cui sopra. Ovviamente è da evitare in gravidanza
e allattamento eccettuato il normale utilizzo alimentare (ed è sicura anche per eventuali sciacqui o gargarismi).
Invece
va usata massima prudenza per l’uso dell’olio essenziale di salvia che
va assunto solo sotto il controllo di un professionista. Stesso discorso
vale per l’utilizzo degli estratti di salvia perché una somministrazione
prolungata o un uso scorretto con l’aumento delle dosi indicate può essere
neurotossico e provocare convulsioni.
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