La
pelle è un confine che ci separa dal mondo intorno a noi. Ci protegge e filtra
gli stimoli esterni, ma è anche specchio delle informazioni che arrivano
dall’interno del corpo essendo in connessione stretta con gli altri tessuti
sottostanti attraverso la circolazione sanguigna e linfatica e il sistema
endocrino e nervoso. Ecco che un bravo naturopata saprà leggere sul volto di
una persona le sue abitudini alimentari e lo stile di vita, così come i
pensieri e le emozioni.
È
importante avere cura della nostra pelle e trattarla nel migliore dei modi.
Qui
di seguito sette buone pratiche da applicare con costanza, ma
soprattutto con amore:
1. Avere
un’alimentazione varia e attenta a base di prodotti biologici, freschi e di stagione. Una pelle ben
nutrita saprà rigenerarsi, manifestare luminosità e morbidezza, essere più
equilibrata e forte.
2. Praticare
un’attività fisica con regolarità. Col movimento il colorito migliora, i tratti del volto si
distendono e la cute diventa più bella. Merito della circolazione
sanguigna che, prendendo vigore, porta più ossigeno alla pelle.
3. Coltivare
pensieri puliti e rispettosi . La
pelle racconta le nostre emozioni. Molto spesso, se viviamo un conflitto
inconscio, che non sappiamo o non vogliamo comunicare, è possibile che la pelle
lo esprima al posto nostro, e a modo suo.
4. Scegliere prodotti cosmetici non aggressivi preparati con ingredienti
naturali di qualità e privi di sostanze nocive (siliconi, antiossidanti
artificiali e conservanti di sintesi come ad esempio i parabeni). Ciò che
introduciamo nel nostro corpo passa anche dalla pelle. Iniziare a leggere le
etichette dei prodotti per la cura personale e informarsi su ciò che contengono.
5. Conoscere
la propria pelle e le macchie che essa presenta, avendo l’attenzione di
recarsi da uno specialista al primo segnale di alterazione di forma, dimensione, colore.
6. Evitare
i raggi UV artificiali. Nel 2009 l’Agenzia internazionale per la ricerca
contro il cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Salute ha definito
le apparecchiature abbronzanti «cancerogene per l’uomo» dopo aver esaminato
oltre 20 studi epidemiologici che, fra l’altro, sottolineano un aumento del 75
per cento del rischio di melanoma se l’uso delle apparecchiature abbronzanti inizia
prima dei 30 anni.
7. Prendere il sole con buonsenso esponendosi con gradualità nelle giornate
d’estate ed evitando sempre le ore più calde (fra le 12 e le 15).
Attenzione anche alla montagna d’inverno: in altura la fascia atmosferica è
meno spessa, la neve riflette e le radiazioni sono di conseguenza più
pericolose che in pianura. Ricordarsi però che il sole è un alleato della
salute, non un nemico. Basta prenderlo con giudizio.
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