Lo
scorso 18 Marzo si è svolto a Roma il Congresso "Sleep and sleep
disorders" durante il quale sono stati presentati i dati preoccupanti
sul sonno dei bambini e degli adolescenti italiani. Dall’indagine è emerso che
solo il 55,9% dei soggetti esaminati ha un sonno regolare, tutti gli altri
presentano disturbi che vanno dalle difficoltà di addormentamento ai frequenti
risvegli notturni.
Dormire
è un’esigenza fisiologica come bere, mangiare, muoversi e respirare.
Occasionalmente può succedere che
il sonno non sia di buona qualità, ma quando i disturbi diventano ricorrenti è necessario comprendere la causa dello squilibrio e adottare i comportamenti necessari per consentire il recupero dell’armonia.
il sonno non sia di buona qualità, ma quando i disturbi diventano ricorrenti è necessario comprendere la causa dello squilibrio e adottare i comportamenti necessari per consentire il recupero dell’armonia.
Dal
punto di vista naturopatico le difficoltà notturne dei bambini più piccoli,
una volta interpretate, sono facilmente superabili con le dovute
attenzioni .
Quelle
dei ragazzini più grandi e degli adolescenti devono allertare maggiormente
i genitori perché, quando diventano persistenti, oltre a riflettersi
sullo stato di salute generale, causano anche problemi sociali: la mancanza di
riposo può essere, infatti, la causa dell’iperattività e delle difficoltà
di attenzione che, sempre più spesso, vengono riscontrate come problema
nelle scuole. Ci sono inoltre conseguenze anche in termini di scarso
rendimento, calo dei rapporti umani, irritabilità e cattivo
umore. Bisogna, infine, sottolineare che la mancanza di sonno è alla
base di tanti incidenti automobilistici che coinvolgono proprio
gli adolescenti.
Sono
soprattutto le cattive abitudini che fanno dormire poco e male i giovani.
La
prima e più deleteria in assoluto è quella di dormire con il telefonino
accanto al letto, così che quando lo schermo si illumina il cervello
viene svegliato dalla luce blu o bianca dello schermo che ha una lunghezza d’onda
simile a quella della luce solare. In questo modo si altera la sequenza
fisiologica delle fasi che compongono il sonno, che ogni volta devono ripartire
daccapo, e al mattino si avvertirà stanchezza e confusione.
Durante
il sonno, infatti, il nostro cervello funziona in modo diverso rispetto a
quando è sveglio favorendo apprendimento e memoria e aiutando l’organismo a
riprendersi dalle fatiche della giornata. Ma affinché ciò sia possibile il
sonno deve essere continuo, composto da una regolare successione di cicli.
Ogni ciclo completo dura circa 90 minuti, è composto di due fasi (il sonno NREM
leggero, senza movimenti oculari e il sonno REM più profondo, con rapidi
movimenti oculari sotto le palpebre) e si ripete in sequenza durante la notte
coprendo almeno 6-8 ore. Affinché il sonno sia di qualità non solo si deve
dormire un certo numero di ore ma anche non alterare la sequenza delle fasi che
lo compongono.
Un’altra
pessima abitudine che hanno i giovani è quella di protrarre fino a tarda ora attività
ludiche, molto meglio svolgere attività rilassanti prima di
andare a letto. Pure l’esercizio fisico, per quanto
salutare se praticato con regolarità, non va fatto troppo vicino all’ora
di andare a dormire.
C’è
un’altra cosa che i ragazzi amano fare: tenere in camera TV e computer.
Anche questo impedisce loro di riposare bene. Dopo cena sarebbe preferibile
la compagnia della musica o di un buon libro.
Infine
l’alimentazione. Il più delle volte è la vera causa dei
disturbi del sonno degli adolescenti e va riequilibrata perché
contempla spesso troppi cibi raffinati, troppi grassi, troppi zuccheri e troppo
cibo, soprattutto a cena. A volte poi si instaura un insano circolo vizioso in
cui i ragazzi che riposano male, e che naturalmente per questo provano
sonnolenza durante il giorno, per svegliarsi bevono molte bevande stimolanti a
base di caffeina che poi vanno a interferire con il riposo della notte
successiva.
Il
tema del sonno insufficiente tra i giovani non deve essere sottovalutato dai
genitori: agendo sulle cattive abitudini dei figli e ricorrendo, quando
necessario, a integratori che contengono sostanze naturali che favoriscono la
distensione, è infatti possibile evitare che un disagio temporaneo si trasformi
col tempo in una forma patologica.
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