L’argomento
torna d’attualità dopo le recenti sentenze del Tribunale di Ivrea (sentenza 30
marzo 2017) e del Tribunale di Firenze (sentenza 24 aprile scorso). Ancora una
volta infatti la giurisprudenza italiana ha confermato il collegamento
causale tra tumore al cervello e uso del cellulare (la prima
sentenza, che si può definire storica, è datata 2012 ed è della Cassazione).
In
realtà vari studi epidemiologici anche esteri già da tempo hanno evidenziato un aumento
fino al raddoppio del rischio di contrarre tumori maligni al cervello, tumori
benigni alle meningi e ai nervi cranici, in particolare all'acustico, e tumori
maligni e benigni alle ghiandole salivari, in particolare alla parotide,
tra quanti hanno utilizzato
abitualmente (più di 40 minuti/giorno) e/o per lungo tempo (più di 10 anni) telefoni mobili (cellulari e/o cordless). Per contro studi finanziati dalle compagnie di telefonia cellulare continuano a sostenere l’innocuità dell’uso dei cellulari.
abitualmente (più di 40 minuti/giorno) e/o per lungo tempo (più di 10 anni) telefoni mobili (cellulari e/o cordless). Per contro studi finanziati dalle compagnie di telefonia cellulare continuano a sostenere l’innocuità dell’uso dei cellulari.
Non
voglio fare allarmismi, ma credo che sia opportuno invitare a un uso
intelligente del cellulare. Ecco le regole da rispettare per salvaguardare
la salute nostra e soprattutto quella dei bambini:
1. Evitare
di chiamare quando la ricezione è imperfetta. Chiamare solo quando c’è pieno
campo, cioè “tutte le tacche”, altrimenti il cellulare aumenta la potenza delle
emissioni.
2. Evitare
di chiamare in auto, autobus, treno. Nei mezzi in movimento l’irradiamento è
molto più potente.
3. Anche
all’interno degli edifici il cellulare aumenta la sua potenza di emissione: nei
luoghi chiusi è preferibile usare la rete telefonica fissa (non il cordless).
4. Non
tenere il cellulare all’orecchio durante la ricerca della comunicazione,
aspettare prima che dall’altra parte rispondano.
5. Utilizzare
gli auricolari (no bluetooth) oppure usare il viva voce: l’intensità del campo
elettromagnetico diminuisce rapidamente con l’aumentare della distanza.
6. Evitare
le telefonate lunghe, alternare spesso l’orecchio durante le conversazioni (che
comunque secondo gli esperti non dovrebbero durare più di alcuni minuti).
7. Evitare
di tenere il telefonino in tasca o a contatto con il corpo: ogni volta che è
possibile riporlo sul tavolo o su un mobile, nella borsa o nello zaino. Gli
uomini che sono abituati a tenerlo in tasca sappiano che l’irradiamento può
avere effetti nefasti sulla fertilità maschile.
8. Durante
la notte non tenere il cellulare acceso sul comodino o, peggio, sotto il
cuscino: non va ricaricato nemmeno
vicino al letto. Meglio sarebbe la sera spengerlo del tutto. Se non è possibile,
appoggiarlo comunque in una stanza diversa dalla camera da letto.
9. Quando
viene utilizzato solo per i giochi, la musica o per rivedere le foto metterlo
in modalità aerea, si evita così un’inutile esposizione alle radiazioni.
10. Non
fare usare cellulari o cordless ai bambini. Anche le donne in attesa dovrebbero
evitare il più possibile. Infanzia e gravidanza sono due condizioni di maggiore
sensibilità agli inquinanti ambientali. L’esposizione prolungata alle onde
elettromagnetiche può causare nei piccoli disturbi psicologici e neurologici,
ritardo nello sviluppo oltre che problematiche di salute ben peggiori.
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