L’uso
dei colori nelle varie stanze della casa e nel luogo di lavoro non dovrebbe
essere casuale. I colori sono, infatti, frequenze luminose di
proporzioni variabili con diversa energia elettromagnetica e hanno effetto sul
corpo e sulla mente. Avendo cioè ogni colore frequenze diverse, impatta
nell’organismo e nella psiche a profondità e con effetti diversi.
Ecco
in pratica cosa succede.
Quando
guardiamo un colore non facciamo altro che convogliare su di noi delle onde
elettromagnetiche. Queste onde, avendo la frequenza legata al tipo di colore
relativo, penetrano nel corpo a una data profondità (a seconda appunto della
loro frequenza) e riescono ad interferire con le cellule inibendole o
tonificandole. O meglio: non interferiscono direttamente con le cellule, ma con
i processi sottili che le animano. Alcuni colori quindi tonificano, se
c’è carenza di energia. Altri invece inibiscono, cioè disperdono
gli eccessi di energia.
Se proviamo
a spiegare la cosa da un punto di vista diverso potremo dire che i colori hanno
un comportamento ben preciso nel campo delle frequenze elettromagnetiche
biocompatibili (banda di frequenze: ultravioletto-visibile-infrarosso)
poiché sono in grado di assorbire in modo diverso varie frequenze della banda
stessa e riflettere selettivamente altre bande di frequenza. Alcuni colori cioè
sono riflettenti (e attivanti sia psichicamente che fisicamente), altri
invece sono assorbenti (e, stimolando il sistema parasimpatico, inibiscono e inducono
rilassamento).
Tutto
questo accade non solo se vediamo un colore, ma
anche se pensiamo a un colore visualizzandolo. Quando pensiamo a un
determinato colore, infatti, moduliamo una certa energia e ci disponiamo sulla
sua frequenza.
Il
che sta a significare che tra noi e i colori c’è una vera e propria
interazione energetica.
Molti
studi, nel corso degli anni, si sono occupati di questa interazione. Famosi gli
esperimenti realizzati a inizio del ventesimo secolo allo scopo di ottimizzare
il tempo lavorativo degli operai e degli impiegati nelle aziende. Fu verificato
che le persone tendevano a rimanere meno tempo possibile in un ambiente color
giallo acido e così, per diminuire il tempo trascorso al gabinetto, molti bagni
furono dipinti di questa tinta.
In realtà
le ricerche moderne non hanno fatto altro che confermare quello che già
molte culture antiche conoscevano.
Il
Feng Shui – risultato di una conoscenza millenaria che affonda le sue radici
nel tao, nel buddismo e nel tantra tibetano – è una vera e propria arte nel
determinare il benessere e l’armonia delle persone all’interno di abitazioni e
ambienti e attribuisce un particolare significato ai colori.
Anche
alcuni popoli occidentali, come i Romani e prima di loro gli Egizi, hanno saputo
utilizzare i colori con sapienza, basta pensare ad esempio al rosso che veniva
usato per i locali dove si mangiava o faceva l’amore perché si era capito che è
un colore che eccita i succhi gastrici e risveglia gli appetiti, anche quelli sessuali.
Le
sensazioni che proviamo sotto l’effetto di luci di diversa composizione
spettrale non sono quindi da sottovalutare, anzi i colori possono diventare
uno strumento in più per ripristinare gli equilibri disturbati sia delle
persone che degli ambienti in cui gli individui vivono.
Un
naturopata che abbia una formazione specifica anche in questo senso può senz’altro
indicare quali sono i colori più adatti ad un soggetto in un particolare
momento della sua vita. Senza ovviamente tralasciare gli aspetti legati
all’alimentazione e allo stile di vita …perché l’armonia e il benessere
dipendono sempre da tanti fattori.
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