Tempo
d’olio nuovo. “Il re dei grassi buoni”, per definirsi tale, deve essere
ottenuto dalla pressione a freddo delle olive e non aver subito alcun altro
trattamento. Se è anche proveniente da agricoltura bio, è ancora meglio dal
mio punto di vista.
I
grassi degli oli spremuti a freddo sono più adatti per il nostro corpo perché
più fluidi dei grassi animali. Durante la digestione non subiscono
modificazioni rilevanti e vengono in parte trasformati in energia, in parte
depositati come sostanza di riserva e in parte incorporati come materia di
struttura delle membrane cellulari.
L’extra
vergine di oliva è nutriente, emolliente e protettivo ed è il più indicato
per l’alimentazione dei bambini.
Di
recente la scienza gli ha riconosciuto anche la capacità di proteggere la
memoria e difendere il cervello dall’Alzheimer. Sono stati i ricercatori
americani della Temple University di Philadelphia, guidati dall’italiano
Domenico Praticò, a evidenziare che il consumo costante di olio EVO mette al
riparo dal declino cognitivo.
Come?
In pratica è stato appurato che riduce l’infiammazione cerebrale ma soprattutto attiva un processo noto come
‘autofagia’, un meccanismo fisiologico di sopravvivenza che la cellula usa per
eliminare parti danneggiate o inutili.
Dunque
l’olio EVO, che è al centro della nostra dieta mediterranea, ci salvaguardia dal
deterioramento delle facoltà intellettive, ma anche da diverse altre
malattie, allungandoci la vita.
Essendo
sensibile all’aria e alla luce, va conservato in luogo fresco, asciutto e buio e aggiunto
crudo ai cibi per usufruire al meglio delle sue proprietà terapeutiche.
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