Io
le chiamo “le verdure di mare” e, a differenza di quello che si crede, non sono
esclusivamente un alimento orientale. Infatti sono consumate abitualmente anche
in molti centri costieri del Galles e in alcuni paesi nordici. In Scozia e in
Norvegia, ad esempio, viene preparato un ottimo pane di alghe. Anche qui da noi
si trovano ormai con facilità nei negozi di alimentazione naturale, nelle
erboristerie e nei reparti dietetici di certe farmacie.
Alle
persone che seguo raccomando spesso di introdurre le alghe nella dieta perché
sono una fonte importante di clorofilla, sali minerali, oligoelementi
(in particolare iodio) e vitamine, compresa la B12, assente nei vegetali
della terra ferma e preziosa per il suo compito di regolare l’emopoiesi, cioè
il processo di produzione delle cellule del sangue. Un altro elemento
importante che contengono è l’acido alginico che, per le sue proprietà
chelanti, è in grado di eliminare dall’organismo i metalli pesanti e
numerose altre sostanze tossiche.
Dunque
le alghe non hanno soltanto considerevoli proprietà nutrizionali ma anche delle
vere e proprie FUNZIONI TERAPEUTICHE (tanto che molte specie vengono utilizzate
anche sotto forma di integratori). Ecco le principali:
- Stimolano la tiroide attivando il metabolismo. Sono quindi d’aiuto quando si vuole dimagrire.
- Riducono i livelli di colesterolo. E ciò grazie agli aminoacidi solforati e alle sostanze steroliche che contengono.
- Favoriscono l’accelerazione del transito intestinale e l’eliminazione delle scorie grazie alle mucillagini che aumentano la massa fecale.
- Inoltre sono rimineralizzanti, antianemiche, antistaminiche, aiutano a prevenire e a curare i disturbi circolatori, la cellulite, l’arteriosclerosi, l’ipertensione, favoriscono il ricambio e l’attività ghiandolare, sono tonificanti e aumentano le difese.
Insomma
sono molteplici i vantaggi che possono derivare da una loro regolare
introduzione nell’alimentazione. Per il loro sapore deciso e l’elevato potere
nutritivo vanno però utilizzate con parsimonia, come se fossero
un condimento e non un componente base: pochi grammi quindi sono sufficienti
per arricchire i nostri piatti.
Le
alghe wakame possono essere aggiunte per dar più sapore a zuppe e
minestroni. Le kombu ai legumi che diventano così più digeribili. Le hiziki
e le arame si prestano maggiormente alla preparazione di insalate e
di salse per condire pasta, riso o altri cereali. Il tipo nori, impiegate
per preparare il sushi, si possono sbriciolare sulle pietanze e possono essere
usate per fare dei buonissimi involtini vegetali farciti di cereali e legumi.
Infine le dulse sono ottime da unire alle verdure saltate.
In
genere le alghe sono vendute essiccate e, prima di essere impiegate in
cucina, vanno lasciate in ammollo 5-10 minuti.
Nei
negozi di alimentazione naturale si trovano anche diverse confezioni di sale
aromatizzato con vari tipi di alghe. È un modo semplice per cominciare a
prendere confidenza con questo nuovo alimento, se non l’hai mai utilizzato
prima d’ora.
Inserisci
nella tua dieta piccole quantità di “verdure di mare” 2-3 volte a
settimana e durante il periodo invernale, o se senti particolarmente
freddo, consumale con l’aggiunta di zenzero o erbe a effetto riscaldante. Con
una raccomandazione fondamentale: sceglile bio ed essiccate a basse
temperature. Godrai in sicurezza di tutte le loro proprietà benefiche.
C’è un’unica
controindicazione: l’ipertiroidismo. Se ne soffri meglio evitare a
causa dell’abbondante contenuto di iodio che stimola la tiroide.
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