L’esercizio
fisico fa bene. Non sempre però. Se viene fatto in una strada trafficata cuore
e polmoni ne risentono in negativo e il danno maggiore, secondo un recente studio pubblicato su Lancet,
lo hanno le persone di età superiore a 60 anni, in particolare se soffrono già
di patologie polmonari croniche.
Un
conto è camminare e fare sport in spazi verdi, lontano dalle aree edificate e dal
traffico, altra cosa è muoversi tra gli
scarichi dei motori e le polveri sottili dei grossi centri urbani, in questo
caso la salute cardiopolmonare peggiora.
Secondo
lo studio condotto dall’Imperial College di Londra e dalla Duke University,
infatti, bastano due ore di passeggiata in strade inquinate per determinare
un aggravamento della rigidità delle arterie e una diminuzione della capacità
polmonare, due fattori di rischio per la salute cardiovascolare e respiratoria.
Ma
l’aria inquinata non si ferma nei nostri polmoni. Un’altra ricerca, sempre
pubblicata sulla rivista medica Lancet qualche tempo fa, ha rivelato che lo
smog è legato a un aumento dei casi di demenza. In particolare aumenterebbe
il rischio di Alzheimer e sotto accusa sarebbero le particelle inquinanti più
piccole, quelle sotto ai 0,1 micrometri. Inquinanti così minuti sono capaci di
superare una barriera rigida come quella che avvolge il nostro organo più
pregiato.
Chi
abita in una grande città, allora, che deve fare? Chiudersi in casa e votarsi
alla sedentarietà?
Assolutamente
no. L’inattività fisica ha un grande impatto sulle principali malattie croniche e sono più di 3 milioni i decessi che ogni
anno sono imputabili a questa causa nei paesi a basso e medio reddito.
È indispensabile muoversi e anche una semplice passeggiata giornaliera aiuta a
vivere meglio e più a lungo.
Basta
allontanarsi dalle strade trafficate e andare a cercare un po’ di
verde in un parco cittadino.
Oppure
organizzarsi a casa propria, facendo tutti i giorni una mezzoretta di
cyclette o di tapis roulant. L’importante è che l’ambiente sia il più salubre
possibile (in questo mio precedente post puoi vedere quali misure adottare per migliorare la
purezza dell’aria della tua abitazione).
Con
questo certamente non si risolve il problema di fondo. Trasformare la propria
casa in un’oasi salutare è di grande beneficio, ma non dobbiamo dimenticare
la nostra casa più grande, il mondo. Sono troppe ormai le città che
‘normalmente’ sforano i tetti di legge per le polveri sottili e nessuno sembra
badarci troppo. Si va avanti con gli occasionali blocchi del traffico, tra l’indifferenza
generale, e le notizie a riguardo non stupiscono più.
Eppure
si stima che l’inquinamento dell’aria sia responsabile ogni anno in tutto il
mondo di oltre cinque milioni di morti premature.
È l’ora
di mettere a punto misure drastiche.
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