La stitichezza
è un disturbo diffuso da non sottovalutare perché la costipazione o lo
svuotamento incompleto dell’intestino comportano molti disagi: cefalea, nausea,
stanchezza, alitosi,
meteorismo, gonfiore addominale, talvolta anche crampi.
Quel
che è peggio è che i resti degli alimenti che rimangono all’interno del colon
fermentano a causa della temperatura corporea e finiscono per intossicare l’organismo
intero e anche la mente.
Tra
le cause più frequenti della stitichezza c’è indubbiamente uno
scarso apporto di fibre alimentari e di acqua. Anche eventuali intolleranze (ad
esempio al latte) possono causare stipsi, come pure la mancanza di un adeguato
esercizio fisico. L’efficienza intestinale è infine strettamente legata ai
processi emotivi e alle abitudini.
Per
mantenere ‘sveglio’ l’intestino è importante seguire alcuni semplici
accorgimenti:
- Consumare frutta e verdura di stagione. Contengono vitamine e sali minerali necessari per le funzioni cellulari ed enzimatiche della digestione e dell’assorbimento inoltre apportano fibre emollienti e stimolanti i movimenti intestinali.
- Masticare con grande attenzione riducendo ad una pappina semiliquida ogni alimento prima di deglutirlo.
- Cenare tre ore prima di andare a letto.
- Bere, soprattutto lontano dai pasti. In primis acqua, ma vanno bene anche centrifugati, estratti, infusi. La malva, ad esempio, è una pianta dalle proprietà emollienti e antinfiammatorie che può essere impiegata con sicurezza anche per facilitare il transito intestinale dei bambini.
- Importante è una buona lubrificazione. Usare olio extravergine d’oliva spremuto a freddo per condire a crudo i cibi (dopo averli cotti) e i semi ricchi di mucillagini (come quelli di lino e di chia) per arricchire le insalate. Facilitano il transito intestinale.
- Mantenere un buon equilibrio batterico a livello intestinale assumendo all’occorrenza determinati fermenti lattici (quelli specifici in base al tratto intestinale interessato dalla disbiosi).
- Praticare regolarmente movimento. Sport come la corsa o il nuoto, incrementando il lavoro di tutto il corpo, aiutano a regolarizzare l’intestino. L’attività fisica deve essere comunque appropriata all’età e costante.
- Evitare di trattenersi e andare in bagno appena si avverte lo stimolo. Quando invece si hanno difficoltà a ‘liberarsi’, il fattore relax gioca un ruolo fondamentale: tenere in bagno un libro oppure qualche rivista interessate e dedicare ogni giorno, come sana abitudine, un po’ di tempo al proprio colon.
- Imparare la respirazione profonda ad esempio attraverso un corso di yoga. Il movimento addominale, prodotto automaticamente dalla spinta verso il basso del diaframma, procura all’intestino un massaggio benefico.
È
utilissimo anche il massaggio quotidiano della colecisti. Mi ritrovo ad insegnarlo spesso alle persone
che seguo ed è molto facile da eseguire. Non crea assuefazione e spesso favorisce
l’evacuazione nel giro di pochi minuti.
In
caso di gonfiore addominale aiuta anche il massaggio della pancia. Va
eseguito con movimenti circolari in senso orario con olio di vinaccioli o di
mandorle dolci e qualche goccia di essenza di maggiorana o finocchio.
Purtroppo
molte persone, piuttosto che modificare il proprio stile alimentare e di vita,
preferiscono ricorrere ai lassativi per sbloccare la stitichezza
occasionale o cronica.
Sul
momento credono di risolvere, ma a lungo termine l’intestino si impigrisce
ancor di più. Vuol dire che occorreranno dosi sempre più alte di lassativi per
ottenere lo stesso effetto e alla fine il colon sarà bloccato quasi del tutto.
In più la mucosa che lo riveste si infiammerà e si irriterà.
Esistono invece dei rimedi naturali per
facilitare il transito intestinale.
Alcuni
più adatti ad una costipazione intestinale lieve, altri ad una stipsi
mediamente ostinata e altri ancora ad una stitichezza che è diventata cronica.
A
differenza dei lassativi chimici, non danno assuefazione e non provocano
effetti collaterali. Vanno però scelti con attenzione, oltre che a seconda
dello stadio della stipsi, anche in base
alle caratteristiche individuali di ogni persona.
Al
di là del loro utilizzo momentaneo, la cosa più importante, però, è comprendere
la causa di questo disturbo e impegnarsi per cambiare le cattive abitudini che
possono averlo creato.
Infine
va considerata anche la parte psico-emotiva.
La
costipazione può derivare a volte da insicurezze, paure, ansie, preoccupazioni
o da atteggiamenti di possessività,
rigidità e chiusura in sé stessi.
Oppure
da situazioni di stress alle quali le persone reagiscono in modi molto diversi,
spesso contraendo eccessivamente varie parti del corpo (alcuni contraggono la
zona cervicale, altri la pancia, altri ancora lo sfintere).
Insomma
per ritrovare una corretta funzionalità intestinale è necessario un approccio
olistico perché il sintomo ‘stitichezza’ non riguarda solo l’intestino, ma
tutto il processo digestivo e tutto l’organismo nella sua interezza.
Siamo
fatti di corpo, mente e spirito e i piani della materia fisica, dei pensieri e
delle emozioni sono sempre interconnessi.
P.S.
La
stipsi è uno dei disturbi più frequenti durante la gravidanza.
Se
aspetti un bebé e soffri di questa problematica, leggi questo mio precedente post.
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