Una
ricerca americana dello scorso anno (non troppo pubblicizzata, ma che a mio
parere merita di essere conosciuta) ha trovato parabeni (nello specifico il metilparabene) nel 94% delle donne gravide prese a campione e nei loro
bambini.
Non
è una buona notizia poiché queste sostanze chimiche, utilizzate come
conservanti in molti shampoo e creme per la pelle, sono alteratori endocrini:
vuol dire che interferiscono con la normale funzione ormonale dei corpi umani.
Il rischio
per la salute c’è, soprattutto nel momento in cui si fa un utilizzo quotidiano
e continuato nel tempo di prodotti che li contengono. Alcuni studi, infatti,
collegano i parabeni a tumori al seno, riduzione dello
sperma, alterazioni della funzione tiroidea, problemi
di comportamento come deficit di attenzione e iperattività.
Purtroppo
queste sostanze si trovano in tantissimi prodotti d’igiene personale e i rischi
per la salute derivano proprio dagli effetti cumulativi, oltre che continuati nel tempo, dell’esposizione quotidiana. Inoltre, secondo la ricerca
americana sopra citata, ciò che deve far preoccupare maggiormente è che questi
composti passano la barriera placentare con conseguenti possibili problemi
a lungo termine per il feto che le donne incinte hanno in grembo.
Nel
50% dei casi esaminati, ad esempio, i bambini avevano nel sangue una
percentuale di metilparabene addirittura più alta rispetto alle loro madri e
questo è dovuto al fatto che feti e neonati, avendo i reni ancora immaturi, non
hanno un meccanismo efficiente di eliminazione delle tossine.
Quali
sono i possibili rischi?
La
letteratura scientifica parla di danni e pericoli per il corretto sviluppo del
feto e del bambino una volta nato. L’esposizione in utero sarebbe correlata a:
- sintomi di comportamento autistico
- disturbi nella socializzazione
- minore quantità di sperma e diminuita mobilità degli spermatozoi
- difficoltà nell’apprendimento
Ma
anche le donne possono essere danneggiate dai parabeni, non solo i loro
bambini. In passato, infatti, si è parlato più volte di una possibile
correlazione con il cancro al seno.
Dal
momento che tantissimi cosmetici contengono parabeni, l’industria ha fatto
innumerevoli sforzi per convincere l’opinione pubblica della loro innocuità, ma
gli studi prodotti dall’associazione industriale del settore, per quanto
rassicuranti, non fanno il minimo cenno al rischio dovuto all’accumulo di queste
sostanze o alla loro azione sinergica. Le persone, infatti, sono esposte quotidianamente
a un cocktail di parabeni, non a uno solo.
Il
mio personale consiglio è quello di evitare l’esposizione a questi elementi
chimici, soprattutto in un periodo delicato e importante come quello della
gravidanza e dell’allattamento.
Meglio
scegliere prodotti e cosmetici senza conservanti e utilizzarli in tempi brevi. Oppure
che contengano esclusivamente sostanze bionaturali rigorosamente controllate.
Perché
il benessere della mamma e del suo piccolo sono strettamente collegati. E un
bambino, quando nasce, ha già un passato di nove mesi su cui si basa in massima
parte la sua salute futura.
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