Il radon è un
gas inodore e incolore molto pericoloso per la salute perché aumenta il rischio
di contrarre tumore polmonare.
È prodotto dai graniti, dai suoli vulcanici e dalle argille, è radioattivo,
estremamente volatile e penetra negli edifici prevalentemente attraverso le
fessure dei pavimenti, le giunzioni pavimento-parete e i passaggi degli
impianti termici, idraulici, delle utenze elettriche e del gas. Chiaramente più esposti sono i luoghi interrati e seminterrati
e i pianterreni, ambienti chiusi dove c’è scarsa ventilazione: garage, cantine,
taverne. Ma non solo. Banche, ristoranti, palestre, centri
benessere, asili e nidi non sono immuni dal pericolo radon poiché il
più delle volte i locali adibiti a questo uso si trovano prevalentemente al
pianterreno. Questo gas, inoltre, non è immobile e così in un’abitazione dal
basso tende a diffondersi in ogni stanza perché le correnti di aria calda (che più leggera tende a salire verso l’alto)
ne favoriscono la distribuzione attraverso le aperture dei piani.
Come
capire se nella nostra casa c’è radon?
Si
utilizza un dosimetro, un piccolo dispositivo che viene posizionato nell’ambiente
che si vuole misurare.
Siccome
la concentrazione di radon è molto fluttuante, la misura deve essere protratta
per un tempo lungo (circa un anno) per ottenere un valore preciso della
concentrazione media. Il costo si aggira intorno ad alcune decine di euro.
L’Istituto
per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) mette a disposizione un
servizio di misure presso il quale rivolgersi per richiedere una misurazione
della concentrazione di radon in abitazioni, scuole e luoghi di lavoro. Per
maggiori informazioni sulle modalità di misura e sulle tariffe rivolgersi al
Servizio di misure radon ISPRA.
Che
fare in caso siano riscontrate elevate concentrazioni di radon?
È
necessario applicare dei sistemi che ne riducano la concentrazione il più
possibile.
I costi della bonifica dipendono dal tipo di intervento e possono andare da
alcune centinaia di euro fino a 2-3.000 euro, e da qualche decina a qualche
centinaia di euro l’anno per i costi di esercizio.
Se
state per costruire una nuova casa valutate sempre l’opportunità di applicare
criteri anti-radon. In questo caso, agendo in fase di progettazione e
costruzione, i costi saranno notevolmente ridotti.
Vivere,
lavorare o studiare in ambienti con elevate concentrazioni di radon è gravemente
dannoso. Conoscere le concentrazioni, e fare i relativi interventi per
minimizzare il rischio è quel che possiamo (e dobbiamo) fare per difendere noi
e i nostri figli.
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