Appena
si rimane incinta molto spesso si parte con l’utilizzo indiscriminato e
generalizzato di vari integratori. Ma sono veramente necessari?
In
realtà, se una donna mangia in modo equilibrato e ha un’alimentazione varia, assume
tutte le sostanze necessarie per se stessa e per il bambino. Infatti in natura
le vitamine e gli oligoelementi si trovano in concentrazioni e in rapporto
diverso nei cibi in modo da essere assorbibili molto efficacemente secondo le
necessità dell’organismo.
A
patto che gli alimenti consumati provengano da agricoltura biologica o
biodinamica. Che sia rispettata l’integralità dell’alimento. Che la proporzione
tra cibo animale e cibo vegetale sia a favore di quest’ultimo. E che i pasti siano
ben combinati e proporzionati.
Quando
le abitudini alimentari sono sane, dunque, non c’è bisogno di ricorrere a
preparati e supplementi artificiali. Una corretta dieta è perfettamente in
grado di sopperire alle aumentate necessità che la gravidanza comporta.
È
necessario, però, ridurre al minimo gli alimenti conservati, raffinati e
addizionati e incrementare l’utilizzo dei cibi freschi e crudi.
Soprattutto
è bene includere nella propria alimentazione cibi ricchi di vitamine. Il corpo assorbe meglio le
vitamine naturali rispetto a quelle artificiali e anche la placenta assorbe
meglio quelle contenute negli alimenti rispetto a quelle apportate dalle
compresse.
La C
e la E, ad esempio, sono vitamine antiossidanti e proteggono le cellule dai
danni. Anche il bambino ne ha bisogno. Si trovano nelle mandorle e nei semi
oleosi, nell’olio vegetale spremuto a
freddo, nelle verdure a foglia verde, in cavolfiore, broccoli, cicoria,
agrumi, fragole, kiwi, nel peperoncino piccante, nel ribes e nelle bacche di
rosa canina.
Un’altra
vitamina importante per l’embrione è la B9, l’acido
folico, fondamentale per prevenire anomalie nella spina dorsale nel
bambino. Questo elemento nutrizionale deve essere presente nel periodo che
precede e che segue il concepimento. Si trova nei vegetali a foglie verdi, negli
asparagi, nei broccoli, nei cavolini di Bruxelles, nelle barbabietole, negli
agrumi, nei legumi (soprattutto fagioli), nei cereali integrali, nel lievito,
nel fegato e nell’uovo.
In
gravidanza un’altra sostanza utile al bambino è il DHA, l’acido
docosaexanoico, fondamentale per il cervello e la retina. Si trova
nell’olio di pesce, per questo è bene consumare almeno due volte a settimana
salmone fresco e pesce azzurro, avendo cura di evitare il pesce spada e altri
pesci di grossa taglia che possono contenere inquinanti come il mercurio.
Durante
la gestazione aumenta anche il fabbisogno di calcio.
Lo si può ricavare da cibi che ne sono naturalmente ricchi come latticini, tofu
(formaggio di soia), verdure verdi, prezzemolo, frutta a guscio (noci,
nocciole, ma soprattutto mandorle), cereali integrali. Anche i legumi sono generosi
di calcio, i semi di sesamo, i piccoli pesci (acciughe, sardine) specie con le
lische, le alghe.
Soprattutto
le verdure verdi contengono molti
minerali tra cui appunto il calcio biodisponibile. Via libera quindi a verza, porri,
broccoli, sedano rapa, cavolo cappuccio, cicoria, quando la stagione lo
consente. È bene fare cotture brevi però, meglio se al vapore.
L’assorbimento
intestinale del calcio è favorito da un’alimentazione prevalentemente
vegetariana e dalla presenza di silicio (di cui è ricco il miglio). Non
significa che le proteine animali devono essere assenti, ma vanno evitati gli
eccessi.
Il
ferro è un altro integratore molto
prescritto in gravidanza, soprattutto nell’ultimo periodo perché la donna
“si anemizza” per prepararsi al parto. La natura offre molti alimenti ricchi di
ferro: lenticchie, frutta rossa, barbabietole rosse, verdure a foglia verde (che
vanno cucinate velocemente dopo la raccolta prima che avvizziscano), tuorlo
d’uovo, alghe, cereali integrali, legumi, lievito di birra, funghi secchi,
germe di grano, ortica.
Anche
le albicocche secche e l’uvetta sono una buona fonte concentrata di ferro. Contengono
ferro pure la carne e il pesce (in particolare il tacchino e i molluschi ne hanno
una buona quantità).
Attenzione
però perché se si assumono alimenti ricchi
di ferro insieme al caffè, al te o ai latticini l’assorbimento del ferro
da parte dell’intestino è ostacolato. Bisogna evitare di consumarli nello
stesso pasto e far passare almeno un’ora.
Infine
il magnesio. Una donna incinta
ne ha bisogno di circa 100 mg in più rispetto al fabbisogno usuale. Lo può
trovare nelle mandorle, nei semi di girasole e di zucca, nei cereali integrali,
nei legumi, in alcune specie di pesce (sgombro, tonno e rombo), nel cioccolato fondente
e nei vegetali a foglia verde.
Una
dieta ricca di latticini, invece, può portare a un deficit nell’assorbimento di
questo oligoelemento.
Con
questo post non ho voluto dire che non ci possa mai essere bisogno di
integratori in gravidanza. A volte sono necessari. Ma questa evenienza, se si
segue un’alimentazione sana ed equilibrata, è abbastanza rara. Va quindi sempre
individualizzata e trattata di conseguenza.
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