La
casa è come una seconda pelle per noi, è necessario che sia più sana possibile.
Quando non si può progettarla da capo, tenendo conto dei principi dell’architettura
ecologica e della geobiologia, è comunque sempre migliorabile in alcune parti.
Abbiamo
già visto in precedenti post come riequilibrare gli ambienti attraverso gli aromi e i colori e come rendere più pura l’aria
dei locali interni.
Oggi
parliamo di altri aspetti che riguardano la scelta dei materiali e dei
tessuti.
I mobili, innanzitutto. Andrebbero scelti
con finitura naturale. Molto spesso quelli in commercio sono
realizzati con pannelli di legno pressato (i cosiddetti truciolati) che
contengono formaldeide, causa di emissioni di sostanze nocive anche per lungo
tempo dopo l’acquisto.
Preferibilmente
compra mobili contrassegnati con la classificazione E1 (a bassa emissione di
formaldeide) o FF (senza formaldeide) e prodotti a marchio Ecolabel poiché
devono rispettare dei criteri predefiniti che ne garantiscono l’eccellenza
ambientale e qualitativa.
Se invece
acquisti manufatti che possono contenerla, lasciali per qualche giorno
all’aperto prima di metterli in casa. Questo mio precedente post ti dice cos’altro puoi
fare per difenderti da questa sostanza tossica diminuendo la sua concentrazione
all’interno dell’abitazione.
Per
quanto riguarda poltrone e divani,
preferisci sempre quelli con imbottiture naturali o a base di schiume
ecologiche rispetto a quelli imbottiti di schiume poliuretaniche.
Evita
i tessuti sintetici nei rivestimenti. Così come gli abiti che abbiamo addosso
devono essere traspiranti, anche i tessuti che sono in casa devono respirare
per permettere un clima salubre dentro l’abitazione.
Quindi
per poltrone, divani, tappezzerie, tende, biancheria e coperte prediligi fibre
naturali che, oltre a essere traspiranti, non si caricano
elettrostaticamente e quindi attraggono meno polvere. Inoltre sono igroscopiche,
assorbono cioè l’eccesso di umidità per restituirla quando l’ambiente è secco .
È
vero: le fibre naturali richiedono una cura maggiore rispetto a quelle
sintetiche. Devono ad esempio essere stirate e, in alcuni casi, lavate
separatamente. Però sono senza dubbio più igieniche e più salutari.
Ti
consiglio fibre naturali anche per i tappeti. È necessario munirli di retine antiscivolo
sottostanti in modo da renderli non pericolosi per i bambini o per gli anziani.
Se
soffri di allergie dovrai dedicare particolare attenzione alla loro pulizia perché possono
diventare un covo di acari.
Per
quanto riguarda la verniciatura dei muri, meglio scegliere
pitture senza solventi tossici perché l’evaporazione di queste
sostanze è una grande causa di inquinamento da idrocarburi. E avviene nel lungo
periodo.
In
alternativa meglio le vernici all’acqua, ancora meglio per le
pareti la tempera tradizionale (fatta di gesso e terre legati da
collanti naturali o vinilici) e il bianco di calce.
Nei
negozi specializzati di bioedilizia sono ormai facilmente reperibili vernici
per interni ed esterni (sia per le pareti sia per il legno) di composizione
quasi interamente naturale e altamente biodegradabili con tanto di schede
tecniche da consultare sui vari componenti.
Molto
spesso materiali e tessuti naturali sono più costosi, ma ne va del nostro
benessere. Meglio spendere qualcosina di più e abitare in ambienti salubri
che perdere poi tempo e soldi per il recupero della salute.
È una
scelta che dovrebbe essere fatta a livello collettivo.
In
molti paesi nordici dell’Europa l’applicazione dei criteri ecologici nella
progettazione e nell’arredamento delle abitazioni, degli ospedali, degli uffici
e delle fabbriche è diffusa già da tempo
con innegabili vantaggi: da un lato consente di abbattere l’impatto ambientale
degli edifici e i costi di manutenzione e consumo e, dall’altro, di avere
maggiori chances di benessere e salute.
Prendiamo
esempio da chi fa meglio di noi.
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