lunedì 16 gennaio 2017

Venire al mondo "con la testa a posto"

Se aspetti un bambino, sei a poche settimane dal parto e il piccolo non è ancora nella posizione giusta (cioè con la testa verso il basso) e pensi di dover abbandonare il sogno di un parto normale – poiché in questi casi viene consigliato il cesareo – non disperare. C’è ancora una cosa che puoi fare per provare a farlo girare: puoi ricorrere alla medicina tradizionale cinese.

Questa antica medicina parte dal presupposto che il corpo è attraversato dai MERIDIANI cioè linee di scorrimento dei flussi energetici. Lungo queste linee si trovano dei punti che possono essere stimolati attraverso aghi (agopuntura), calore (moxibustione) o pressione (digitopressione). Lo stimolo viene trasferito, attraverso il meridiano, in altre regioni del corpo liberando in tal modo eventuali blocchi energetici presenti con effetti terapeutici.
Le strategie della medicina tradizionale cinese vengono proposte per molte patologie e disturbi, anche per provare a far cambiare posizione a un bebè podalico.

“Il trattamento deve essere fatto prima possibile dopo la terza ecografia, fra 32 e 37 settimana (dopo la 37 diminuiscono nettamente le possibilità di efficacia ) e consiste nel riscaldamento di un punto sulla estremità del quinto dito del piede, il punto chiamato Vescica 67, situato vicino all’angolo esterno dell’unghia” – spiega la dottoressa Mirjam E. K. Mie, ginecologa dell’Ospedale del Mugello, Azienda Toscana Centro – “Come servizio pubblico dell’area fiorentina proponiamo la correzione della presentazione podalica del feto con la tecnica della moxibustione, oltre che con il rivolgimento per manovre esterne.  Sono necessarie minimo sei sedute di moxibustione di 20 minuti.  Attualmente insegniamo alle donne il trattamento per effettuarlo a casa 1 volta al giorno per circa 2 settimane, ma l’Azienda è impegnata per mettere in atto una procedura per effettuare i trattamenti da parte delle ostetriche in Ospedale ”.

La moxibustione è una tecnica che prevede l’utilizzo di una sorta di sigaro realizzato con foglie di artemisia che bruciando produce calore e viene avvicinato al punto del corpo da trattare.
Se non l’hai sperimentata non hai da temere: è indolore, anzi il più delle volte il calore avvicinato ai punti strategici per il riequilibrio del corpo è molto piacevole.
Purtroppo non in tutte le città è possibile ricorrere alle tecniche della Medicina Tradizionale Cinese attraverso il sistema sanitario, ma puoi comunque cercare un bravo medico agopuntore a cui affidarti privatamente, l’agopuntura tra l’altro permette di curare molti disturbi della gravidanza ed è molto utile anche durante il post partum. “L’agopuntore considera il sintomo come il testimone di un impedimento alla libera circolazione delle energie – precisa la dottoressa Mie – e prova a decifrarlo attraverso un’anamnesi generale che prevede poi la scelta delle tecniche più appropriate per giungere al riequilibrio. I punti chiave infatti possono essere trattati per disperdere o stimolare l’energia in eccesso o in difetto con la tecnica della moxibustione, con aghi o con la semplice pressione delle dita”.

Tranquilla. Non devi impressionarti al sentir parlare di aghi: quelli utilizzati per l’agopuntura sono sottilissimi e non provocano dolore. Garantisco per esperienza personale, il pizzico è impercettibile e gli effetti salutari evidenti.
In modo dolce con queste tecniche puoi risolvere piccoli e grandi fastidi di questo momento così delicato della tua vita e, qualora ce ne fosse bisogno, puoi far arrivare al tuo piccolo l’impulso a girarsi …per venire al mondo “con la testa a posto”.  

Vale la pena di tentare.

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