Non tutte le donne incinte soffrono di nausea e vomito. Se siete tra quelle che patiscono questi fastidiosi disturbi – che di solito caratterizzano il primo trimestre di gravidanza – consolatevi: uno studio appena pubblicato su Jama Internal Medicine rassicura che si associano a un rischio ridotto di aborto spontaneo .
La
nausea inizialmente può essere provocata da una certa difficoltà psicologica ad
adattarsi alla nuova situazione che si è venuta a creare: in fondo una donna si
ritrova da un giorno all’altro già nel ruolo di mamma e per qualcuna non è
facile. Ma anche l’improvviso aumento di due ormoni (il lattogeno placentare e
il progesterone) può esserne causa.
Se
il vomito non è talmente frequente da provocare un’eccessiva perdita di liquidi
e nutrienti (in questi casi è bene rivolgersi al medico, perché potrebbe
trattarsi di una condizione seria, chiamata iperemesi gravidica, che
necessita un trattamento specifico), basta mettere in atto cinque accorgimenti
per aiutare lo stomaco a stare meglio:
- mangiare poco e spesso
- masticare bene
- utilizzare alimenti asciutti come tartine, gallette o sfogliatine di cereali biologici per tamponare gli attacchi di nausea
- non farsi mai mancare le fibre (frutta e verdura) per garantire un buon funzionamento dell’intestino
- bere: l’apporto idrico è importante ma evitare di bere troppo al mattino a digiuno e durante i pasti.
Anche
le prugne umeboshi sono utili (non più di un cucchiaino di polpa al giorno come
condimento oppure in un bicchiere d’acqua tiepida da sorseggiare al bisogno) .
Si può
provare, infine, con l’agopuntura. Apporta grandi benefici non solo
perché permette di curare alcuni disturbi della gravidanza, tra cui appunto
nausea e vomito, ma anche perché aiuta ad arrivare al parto energeticamente in
forma.
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