Mangiare
troppo stressa il cervello. Non solo infatti si ingrassa, ma si infiamma anche
il corpo e alla fine anche il cervello.
È
stato un gruppo di fisiologi e biologi molecolari cinesi dell’Università del
Wisconsin a evidenziare questo circolo
vizioso: l’eccesso di cibo si traduce nell’alterazione dell’ipotalamo, un’area
del cervello deputata al controllo della fame e della sazietà.
Devi
sapere che il segnale di sazietà è portato in particolare da due ormoni,
l’insulina e la leptina. Gli studiosi, però, hanno riscontrato che nel sangue e
nel cervello di persone obese ci sono grosse quantità di insulina e di leptina,
dovrebbe quindi essere presente un forte segnale di sazietà, invece queste
persone continuano a mangiare e a ingrassare perché il sistema di ricezione è
andato il tilt.
Perché?
Cosa accade quando si continua a mangiare?
L’eccesso
di insulina, leptina, glucosio e acidi grassi determina la produzione di
sostanze infiammatorie chiamate ‘citochine’ che causano infiammazione nell’organismo
danneggiando, in primo luogo, fegato e milza e infiammando, poi, anche il
cervello.
L’organismo
dunque si indebolisce con l’eccesso di cibo e diventa preda di malattie
(aumenta il rischio di cancro, di malattie cardiovascolari e infettive).
Ma si
ammala ugualmente anche un organismo
malnutrito, cioè che non ha un apporto equilibrato di nutrienti,
vitamine, minerali e micronutrienti. Lo dimostrano vari studi su pazienti
anoressici che, scendendo di parecchio sotto il peso ideale, vedono modificarsi
una serie di parametri con conseguente compromissione dell’efficienza
immunitaria contro i virus.
Ogni
individuo ha necessariamente bisogno della SUA quantità quotidiana di cibo che
cambia in base a età, sesso, attività mentale e fisica svolta, condizioni
climatiche contingenti. E non è solo una questione di quantità, ma anche
di qualità.
Oggi
invece sono molte le persone che mangiano tanto. Molto più di quello che
occorre loro in base allo stile di vita che conducono. Oltretutto in questo
momento, soprattutto in occidente, non solo c’è un eccesso di alimentazione (si
mangia più di quel che si consuma) ma abbiamo anche un’offerta alimentare
inquinata da ogm, pesticidi e farmaci.
A
ciò si aggiungono scelte non salutari troppo spesso reiterate: grassi
idrogenati, oli cotti, cereali raffinati, salumi, zucchero bianco, merendine,
dolci confezionati e cibi precotti.
Ecco
che i guai arrivano …
L’alimentazione è di importanza basilare per
stare bene ed è il perno attorno il quale ruotano la naturopatia e le
antiche medicine orientali.
Una dieta varia ed equilibratae ricca di alimenti freschi, biologici e di stagione è indispensabile
per mantenere sano l’organismo.
La
composizione degli alimenti consumati, infatti, determina in larga
misura la composizione chimica delle cellule del nostro organismo e questo, a
sua volta, influenza tutti gli altri processi, anche il pensiero.
Modificare le abitudini alimentari è difficile, richiede una determinazione e una costanza
che difficilmente riscontro nelle persone senza dei veri problemi di salute. Chi
invece è spinto da un problema di salute molto spesso possiede una forte
motivazione e per questo riesce a mettere in atto i necessari cambiamenti – a volte
radicali – per ottenere dei risultati.
Il
cibo è parte integrante della nostra vita e siamo profondamente influenzati dalla
cultura da cui proveniamo, dai messaggi pubblicitari, dai prodotti in commercio,
dalla famiglia in cui siamo cresciuti (che non sempre trasmette delle sane abitudini alimentari),
dai nostri ritmi di vita spesso troppo accelerati.
Per
tutti questi motivi è difficile cambiare modo di alimentarsi. è
necessario, però, superare un atteggiamento stereotipato nei confronti del cibo
e prendere coscienza della propria responsabilità personale verso la salute. Il naturopata in questo può aiutare molto,
perché il suo compito è quello di consapevolizzare le persone illustrando le norme
igienico fisiologiche dell’apparato digerente, i legami tra corpo, mente e
spirito e le relazioni tra il nostro organismo e l’ambiente in cui viviamo (quindi
le ragioni per cui è necessario nutrirsi e comportarsi in un certo modo).
è vero, all’inizio è dura. Ma quando il
corpo comincia a rispondere e si iniziano ad avvertire i primi segni di
miglioramento, la motivazione a continuare sulla strada intrapresa aumenta e
diventa tutto più facile. Inoltre disintossicando l’organismo si comincia a non
sentire più il bisogno di certi alimenti problematici e rinunciarvi non
costituirà più uno sforzo.
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