L’inquinamento
atmosferico è un problema grave che riguarda tutto il mondo perché gli
inquinanti atmosferici emessi in un paese possono essere trasportati dai venti
contribuendo a determinare una cattiva qualità dell’aria altrove.
Che
l’inquinamento dell’aria sia nocivo per ambiente e salute umana è risaputo, ora però i dati (già allarmanti) delle precedenti ricerche si arricchiscono di
un’ulteriore inquietante studio poiché di recente sono stati presentati i
risultati di un progetto europeo triennale che ha rilevato la correlazione
tra inquinanti aerei e danno al Dna dei bambini esposti. I ricercatori
hanno definito come “modesto” questo danno ma lo riconoscono come un fattore
di rischio per la salute futura di questi bambini. E la conclusione preoccupante
cui sono giunti è che anche livelli di inquinamento non molto elevati
possono essere associati ad effetti biologici precoci sul Dna.
Lo
studio ha preso in esame le cellule buccali dei bambini di 6-8 anni residenti
in cinque città italiane: Pisa, Brescia,
Lecce, Perugia e Torino. Per ogni bambino sono stati raccolti due campioni di
cellule dalla mucosa della bocca, uno nel periodo invernale ed uno nel periodo
primaverile, e su questi campioni è stato determinato il numero di micronuclei
che sono un indicatore di effetto biologico sul Dna (piccoli nuclei accessori
riscontrabili in cellule che hanno subito un danno al Dna). Contemporaneamente
al campionamento biologico è stata registrata nell’aria la presenza di alcuni
inquinanti.
I
ricercatori hanno potuto riscontrare una frequenza di micronuclei maggiore in
inverno, inoltre hanno osservato che l’effetto biologico precoce è aggravato
nei bambini in sovrappeso ed esposti a fumo passivo mentre invece è attenuato
da un’alimentazione sana.
Un’alimentazione sana è indubbiamente necessaria
per stare bene e scegliendo il nostro cibo con accortezza possiamo diventare
forti e reagire meglio ad eventuali malattie, sono però anche urgenti, da parte
delle autorità politiche regionali, nazionali e internazionali, maggiori sforzi
mirati a ridurre efficacemente le emissioni responsabili dell’inquinamento
atmosferico che ammorba le nostre città.
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