Tendi a perdere la pazienza un
po’ troppo facilmente?
A volte sono la lentezza o i
ritardi altrui a far saltare i nervi, altre la disorganizzazione e la
sciatteria delle persone. Un’altra circostanza ad alto rischio è la guida.
Chissà quante volte sarà capitato anche a te di lanciare urla contro un altro
automobilista perché andava troppo piano o perché magari ha oscillato per un
attimo tra una corsia e l’altra. Per non parlare degli ingorghi del traffico
che ti fanno andare in bestia per il tempo che rubano.
Tutti possiamo inciampare in un
eccesso di collera. Perfino durante un’attività piacevole come il gioco può
capitare di arrabbiarsi: con gli avversari perché non stanno alle regole o con
i compagni di squadra perché non giocano bene.
Se pensi che sia più salutare
dare sfogo all’ira che tenersela dentro, sappi che non è esattamente così. L’ira
è debilitante e alla lunga provoca ulcere, insonnia, palpitazioni e
pressione alta. Secondo la medicina tradizionale cinese nelle sue forme eccessive
(se è troppo forte o troppo frequente) può disturbare il fegato oppure al
contrario essere segno di un disturbo a carico di questo organo.
La rabbia non dà buoni
risultati neppure dal punto di vista psicologico. Dopo una sfuriata,
infatti, ci si sente il più delle volte depressi o pieni di sensi di colpa, la
comunicazione subisce una battuta d’arresto e i rapporti affettivi entrano in
uno stato di pericolo costante.
Adirarsi è umano? Essere irritati
o seccati lo è, ma perdere il controllo continuamente e “dare di fuori” è più
una forma di follia che portata agli estremi ti può condurre a fare o dire cose
di cui poi potresti pentirti, perfino a violenze fisiche contro altre persone.
Meglio quindi fermarsi in tempo e cercare di perdere questa brutta abitudine.
Arrabbiarsi è una scelta. Non è qualcosa che semplicemente ti capita,
ma una maniera di reagire alla frustrazione. Una reazione che vivi ogni volta
che le tue attese non vengono corrisposte.
Quando le cose non vanno come
vorresti, ti dici che non dovrebbero affatto andare a quel modo e, tra tutte le
reazioni che potresti avere, scegli proprio quella di adirarti. Può trattarsi
di uno sfogo verbale, di un mutismo perverso o di azioni fisiche ben precise come
gestacci o lanci d’oggetti, fatto sta che decidi di manifestare la tua emozione
in modo distruttivo.
Certo, non possiamo impedire che
una persona o un contrattempo ci facciano arrabbiare: la prima reazione non è
in nostro potere. Passare tutta la giornata a tenere monologhi o a infuriarci
sempre più, però, è una nostra responsabilità.
Come gestire allora in
modo appropriato questa emozione intensa che talvolta ci fa sentire
sconfitti, indifesi e incapaci di agire?
Ti propongo CINQUE
SUGGERIMENTI PER VINCERE LA COLLERA. Non si tratta di reprimerla, ma di trasformare
la sua forza in energia per un cambiamento in positivo:
1.
Cerca di capire cosa vuole dirti.
La rabbia è un
segnale: può dirti che i tuoi bisogni non sono stati soddisfatti, che i tuoi
diritti sono stati violati, che i tuoi talenti sono stati ignorati o che è
stata fatta un’ingiustizia. Se capisci cosa si cela dietro la tua collera puoi
gestire la tua reazione in modo diverso. È anche un’occasione preziosa per
conoscerti meglio perché, mentre cerchi di comprendere la causa della tua rabbia,
tu determini che cosa possa essere o non essere accettabile per te e questo è
indispensabile per guidare le tue scelte e per dare forma alla tua vita.
2.
Chiediti come puoi cambiare la situazione
che genera la tua ira.
Ci sono delle
azioni che puoi prevedere, attivare o al contrario evitare? Puoi modificare il
tuo atteggiamento? Si può sempre fare qualcosa ed è il caso di focalizzarti
solo su ciò che “tu” puoi fare. Anche se ritieni che gli altri siano il tuo
problema, non puoi pensare di cambiare le persone (a meno che esse non lo
desiderino).
3.
Esprimi i tuoi sentimenti in modo saggio
Prima di tutto
devi rivolgerti alla persona giusta. Spesso si sbotta con una persona diversa
da quella che in realtà ci ha fatto arrabbiare. Succede perché non possiamo affrontare,
o non abbiamo il coraggio di affrontare, la causa reale del disagio. Quando c’è
qualcosa o qualcuno che c’infastidisce, sempre meglio trattare subito il
problema senza accantonarlo.
In secondo
luogo quando esprimi la tua collera devi cercare di farlo in modo chiaro: devi
dire precisamente che cosa e perché ti fa inquietare. Ascolta anche le ragioni
altrui però! Il più delle volte parlando e restando aperti anche ai punti di
vista degli altri si riesce a trovare una soluzione che soddisfa i bisogni di
tutte le parti in causa.
4.
Agisci
Una volta
compresa la causa della tua rabbia, stabilito cosa puoi fare ed espresso i tuoi
sentimenti in modo adeguato, occorre che tu agisca per eliminare le ragioni
della collera. Cambiare una situazione problematica richiede pazienza e
costanza e più di un confronto con gli altri. Soprattutto disponibilità, da
parte tua, ad adottare comportamenti diversi.
5.
Ridi
È impossibile
essere arrabbiati e contemporaneamente ridere. Sono due cose che si escludono a
vicenda. E tu puoi scegliere.
Impara ad
osservare con distacco certe incongruenze e imprevisti della vita. Anche i
comportamenti altrui che possono sembrarti fuori luogo. Se t’infuri ottieni
forse di cambiare questo mondo un po’ pazzo? Pensa invece che questo è l’unico
tempo di cui disponi: vuoi viverlo tormentandoti o cercando di riempire il più
possibile le tue giornate di buon umore? In questo modo non solo non ti
recherai danno ma aiuterai anche gli altri a stare meglio. Le risate e il senso
dell’umorismo annullano le ostilità, fanno bene all’anima e ti rendono più
forte.
Così, invece
di essere schiavo/a di ogni circostanza frustrante, puoi sfruttare la
situazione come sfida per cambiarla. E non ti resterà tempo per adirarti …
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