Sono
soprattutto i cereali integrali in chicchi, le spezie (in particolare la
curcuma), le verdure a foglia larga e il pesce ricco di omega-3 gli alimenti
che rendono forti le ossa. Lo ha ribadito di recente anche uno studio statunitense dello Ohio
State University condotto al fine di verificare l’influenza della
dieta sul processo di “erosione” delle ossa legato all’età.
I
ricercatori, analizzando gli stili alimentari di oltre 160 mila donne, hanno effettuato
la più grande indagine statunitense mai realizzata sui disturbi delle donne in
menopausa. I dati raccolti hanno dimostrato che le donne che prediligono
una dieta particolarmente ricca di alimenti antinfiammatori vanno incontro a una
minor riduzione della densità minerale ossea nell’arco di 6 anni
abbattendo del 50% il rischio di fratture.
L’osteoporosi,
in realtà, non è un problema che affligge solo la popolazione femminile dopo
una certa età, ne soffrono anche gli uomini.
Quando
è modesta non dà sintomi, anche se un mal di schiena
persistente dovrebbe far insospettire. Si manifesta chiaramente quando è
già abbastanza grave poiché può provocare variazioni della colonna
vertebrale (che pian piano si incurva o si accorcia) o fratture (dei polsi,
delle costole, delle anche) persino in caso di traumi lievi.
Possiamo
dire che dopo una certa età una lenta perdita di minerali dall’osso è normale e
fa parte delle modificazione cui il nostro organismo va incontro con
l’invecchiamento. Ma se questa perdita
diventa eccessiva e la massa ossea scende al di sotto di determinati livelli,
ecco che si arriva all’osteoporosi.
Quali
sono le possibili cause?
Per
le donne il momento critico può arrivare con la menopausa (in cui
si verifica la brusca caduta della produzione di ormoni sessuali femminili
associati anche alla salute delle ossa) ma il rischio arriva anche dalle cure
per i tumori al seno perché la maggior parte dei carcinomi della
mammella sono ormono-dipendenti e il trattamento più comune consiste in farmaci
che bloccano la produzione di estrogeni e progesterone da parte dell’organismo.
Anche
altre malattie (come il Morbo di Cronhn, le artriti croniche
gravi, le malattie della tiroide o delle ghiandole surrenali….) rappresentano
fattori di rischio, il fumo, l’utilizzo ripetuto di alcune
medicine (come cortisone e antidepressivi), uno stile di vita
sedentario e un’alimentazione squilibrata perché ricca di
cibi acidificanti e povera di minerali e vitamine. Anche bere un’acqua
con un alto grado di acidità indebolisce le ossa perché riduce il calcio
presente nell’organismo.
Molto
però si può fare per la salute del nostro scheletro. A cominciare da una
dieta sana che controlli l’infiammazione come ci ricorda il recente studio
statunitense.
Nel
mio precedente post “Osteoporosi:consigli alimentari e stili di vita” puoi trovare tanti suggerimenti
da mettere subito in pratica, anche se non hai questo problema. La prevenzione infatti rimane sempre la nostra
arma più importante perché la salute, non solo delle ossa, è un processo che deve
svilupparsi durante tutta la vita.
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