“L’ansia è come la pioggia” –
dice un proverbio – “Quando è poca può essere buona, se è troppa fa danni”.
La paura di un esame, il timore
di un evento importante, la sensazione di non essere all’altezza ci possono
anche aiutare a dare il meglio di noi. Se però la preoccupazione non è così
lieve ma cresce, rischiando di travolgerci o peggio di trasformarsi in uno
stato mentale persistente, allora quest’ansia non è più benefica ma
distruttiva.
Irrequietezza, paura, sonni
con risvegli frequenti o incubi, malessere generale, senso d’insicurezza.
Sono solo alcuni sintomi psichici dell’ansia, ma sono molti anche quelli fisici
dovuti più che altro agli effetti che l’adrenalina
e la noradrenalina (che sono appunto le molecole
dell’ansia) producono sulle varie parti del corpo: la tachicardia,
ad esempio, il senso di nodo alla gola, le difficoltà respiratorie, le
vertigini, la secchezza della bocca, la diarrea o il frequente
stimolo a urinare, il senso di peso al torace, le difficoltà digestive e
una tensione motoria che può sfociare in tremori, dolori muscolari, incapacità
a stare fermi, affaticamento.
Tutti sintomi che scompaiono con
il venir meno dello stato d’ansia.
Chi è più a rischio?
Chi cerca costantemente di rifuggire
il presente preferendo struggersi nei ricordi del passato o proiettarsi nel
futuro che viene visto ricco di aspettative, ma anche di incognite e di
incertezze.
Generalmente vengono considerate
più ansiose le donne ma si potrebbe dire che tutte le persone più sensibili,
più inquiete, più dedite all’immaginazione, più romantiche ed emotive sono più
soggette all’ansia.
Recuperare serenità è però
possibile, e senza ricorrere agli psicofarmaci, che sono indicati solo
per i casi di ansia acuta e persistente dietro adeguato controllo specialistico.
Per i casi lievi e occasionali ci si può affidare invece alla forza guaritrice
della natura. Il vantaggio maggiore, oltre all’efficacia, è quello di poter
interrompere i rimedi al miglioramento dei sintomi, senza pericolo di
dipendenze tipiche degli ansiolitici.
Ecco LE PIANTE PIù
INDICATE:
Per combattere l’insonnia,
e anche come sedativo generale, puoi preparare un infuso di CAMOMILLA, RADICE DI VALERIANA E FIORI DI TIGLIO
(in erboristeria si può chiedere la miscela già pronta). Mescola bene e aggiungi
un cucchiaio da minestra a una tazza di acqua calda lasciando in infusione per
10-15 minuti.
Un’altra tisana rilassante
si può fare con la PASSIFLORA. Aggiungi due
cucchiaini di foglie e fiori secchi in una tazza d’acqua bollente e lascia in
infusione per una ventina di minuti. Per una cura più forte, invece, è da
preferire sotto forma di tintura madre, si prendono 25 gocce tre volte al
giorno.
Quando ansia e stress danno il
batticuore meglio optare per il BIANCOSPINO (5-15 gocce d’estratto
fluido ai pasti). È ideale per rafforzare il sistema cardiocircolatorio oltre
che per rilassare il sistema nervoso.
Per tensione nervosa e
stress da sindrome premestruale, infine, scegli la MELISSA: lascia in
infusione per 10-15 minuti 1-2 cucchiaini d’erba essiccata in una tazza d’acqua
bollente, ne puoi bere fino a tre tazze al giorno.
Anche le ESSENZE FLOREALI possono
essere di grande aiuto in caso
di ansia. Non entro nello
specifico però, perché i fiori vanno scelti in base ad un’analisi della persona
vista nella sua complessità e globalità e non soltanto sui sintomi ansiogeni
che presenta. Un bravo naturopata saprà senz’altro consigliarti le essenze più
adeguate alla tua situazione.
Per quanto riguarda invece i SALI DI SHUESSLER (dodici diversi minerali individuati
dall’omeopata tedesco Wilhelm Heinrich Schuessler), c’è un unico rimedio
indicato per quasi tutti gli stati d’ansia. È il Magnesium Phosphoricum,
il fosfato di magnesio, che placa
l’agitazione, equilibra il sistema nervoso sottoposto allo stress, riporta il
sonno e la quiete nell’organismo.
La diluizione raccomandata è la D6 e quando si richiederà il rimedio in
farmacia occorrerà specificare che si tratta di un sale di Schüssler per non confonderlo
con gli omeopatici.
Anche i sali di Schüssler, come le essenze
floreali, vanno assunti lontano dai pasti (almeno un quarto d’ora prima o due
ore dopo). La posologia è di due compresse sciolte sotto la lingua per tre
volte al giorno proseguendo per circa un mese.
Certamente se si vuole sconfiggere
l’ansia bisogna avere un occhio di riguardo anche per L’ALIMENTAZIONE.
Thè, caffè, bevande
contenenti cola, alcool e cibi troppo ricchi di zucchero SONO DA
EVITARE come anche tutti gli alimenti contenenti grassi di origine animale,
ad esempio burro, lardo e strutto. Meglio LIMITARE ANCHE il consumo di carne
e latticini e DARE LA PREFERENZA invece a legumi e
pesce, specialmente quello azzurro che è ricco di omega tre benefici
per la circolazione. In generale si dovrebbe optare per una dieta
prevalentemente integrale poiché le fibre mantengono la corretta
funzionalità dell’intestino e favoriscono l’espulsione delle sostanze di scarto
e quindi la disintossicazione: sì quindi a cereali integrali in chicchi,
frutta fresca, insalate e verdure che, per la presenza di
vitamina B, hanno anche un effetto benefico sul sistema nervoso centrale.
Anche i centrifugati di frutta e verdura di stagione fanno bene, un paio
di bicchieri al dì sono in grado di tonificare l’umore, oltre ad apportare vari
benefici.
Infine è importante avere un ATTEGGIAMENTO
MENTALE NUOVO rispetto al solito modo di ragionare. Anche il comportamento,
di conseguenza, dovrà cambiare se vuoi davvero liberarti dall’ansia.
Ecco 3 spunti da mettere in
pratica:
·
Organizzati la giornata e cerca di mantenere
orari regolari per il lavoro, i pasti e il tempo libero. Essere bene
organizzati aiuta a sentirsi bene.
·
Fai movimento. L’attività fisica costante, anche moderata, ti
mantiene in forma e ti lascia la mente sgombra dai problemi.
·
Cerca di aiutare gli altri. I tuoi problemi ti
sembreranno subito meno importanti.
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