È
cominciato il periodo balsamico della Melissa che in maggio-giugno dà il
meglio di sé. Chi è cresciuto in campagna sa che è proprio questo il momento migliore
per raccogliere questa pianta erbacea: all’inizio della fioritura, più tardi il
suo gradevole profumo muterebbe in un odore sgradevole.
In
grado di calmare l’ansia e l’agitazione senza alterare le altre funzioni
cognitive (come può fare invece la valeriana), la melissa è conosciuta e
apprezzata fin dall’antichità.
Dioscoride,
nel suo “De Materia Medica”, sostiene che “restituisce la serenità e
allontana la tristezza”; Avicenna scrive che “ha la facoltà di
rallegrare l’animo e rendere gioioso il cuore”; il grande medico
svizzero Paracelso la definisce “elisir di lunga vita” e il Mattioli,
nella sua vasta opera, conferma che “possiede la virtù segreta di
rallegrare l’animo e allontanare i pensieri negativi”. All’inizio del
Seicento l’ordine monastico dei Carmelitani Scalzi crea la famosa “Acqua
anti-isterica”, un’acqua di melissa particolarmente richiesta per le
sue proprietà antispasmodiche e sedative.
Si può
utilizzare fresca o secca ma, per ottenere il massimo dei benefici, la melissa
andrebbe raccolta nelle ore calde del mezzogiorno, in una giornata
soleggiata e senza vento, durante il periodo di luna crescente.
Ecco
alcuni semplici utilizzi:
·
INFUSO
2-3 g di foglie in una tazza di acqua non troppo bollente.
Lasciare in infusione coperto per dieci minuti. Se ne possono prendere 2- 3
tazze al dì. Sorseggiare quando l’infuso è ancora caldo, meglio se lontano dai
pasti. Oltre al recupero del buon umore, è un valido sostegno quando
una situazione richiede mente sveglia e nervi calmi (esame, riunione).
·
BAGNO
Si mettono a macerare per circa mezz’ora 100 g di melissa in 3
litri di acqua bollente, poi si filtra spremendo bene e si aggiunge all’acqua
della vasca per un bagno veramente rilassante e
rigenerante.
·
USO ESTERNO
Le foglie fresche possono essere strofinate sulle punture
di api e vespe.
Contro le mialgie e i dolori articolari si
possono fare delle strofinature con lo “Spirito di Melissa” che si può
preparare facilmente lasciando macerare per 15 giorni molta melissa fresca in
alcol a 40 gradi. Poi si filtra strizzando bene la pianta e si trasferisce in
una bottiglia di vetro ben tappata dove si conserva lontano dalla luce.
Le
persone che beneficiano maggiormente di questo dolce rimedio sono quelle di
carattere irritabile o particolarmente sensibile che spesso somatizzano l’ansia
sotto forma di spasmi in vari distretti dell’organismo (emicrania di origine
digestiva, gastrite nervosa, nausea, colite, colon irritabile, dolori del ciclo
mestruale, tachicardia, vertigini e ronzio all’orecchio, insonnia).
La
melissa possiede anche un’attività ipotiroidea. Questo la rende ideale se c’è una
tendenza all’ipertiroidismo, ma è da evitare se c’è ipotiroidismo e in
caso di trattamento con ormoni tiroidei.
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