mercoledì 7 settembre 2016

I 5 pilastri della sana alimentazione

Per godere di una buona energia vitale e consentire agli organi di funzionare correttamente dobbiamo cercare di nutrirci in modo sano.
Mangiamo minimo tre volte al giorno, tutti i giorni. Quel che introduciamo nel nostro corpo fa la differenza.

In occidente siamo fortunati, disponiamo di cibo abbondante, ma spesso non sappiamo scegliere bene. Le coltivazioni intensive, le manipolazioni genetiche, i prodotti chimici usati in agricoltura e gli additivi aggiunti per prolungare la conservazione, alterano gli alimenti rendendoli scarsamente nutrienti e poco salutari.
Ci sono cinque principi generali che dovremmo preoccuparci di rispettare al momento della spesa:

1.      VIVO. I cibi vivi devono far parte della nostra alimentazione quotidiana. Per cibi vivi intendo frutta, verdura, germogli, alghe, semi oleosi e altri alimenti che possiamo ingerire tal quali senza cottura né manipolazione industriale. Sono i cibi crudi e vitali, maturati nei campi e sulle piante, non nelle celle frigorifere, che apportano al nostro corpo molte sostanze attive di cui ha bisogno per adempiere le sue fondamentali funzioni fisiologiche.
Insonnia, difficoltà digestive, malattie infettive, stanchezza, allergie, disturbi dell’umore e molti altri malanni trovano un terreno fertile in un’alimentazione carente di elementi vitali.

2.      FRESCO. Anche la freschezza degli alimenti è un fattore di primaria importanza. Subito dopo la raccolta frutta e verdura iniziano a diminuire la loro qualità vibrazionale. Che dire poi delle confezioni di prodotti già lavati e pronti per l’uso (insalate preconfezionate, verdura già pulita e venduta a pezzi, frutta sbucciata ecc..) o dei frutti che arrivano da lontano, magari dall’estero? Ci consentono di preparare più velocemente i nostri piatti e probabilmente costano meno, ma non hanno quasi più nessuna delle vibrazioni utili al corpo umano.
Ogni alimento, infatti, oltre ad avere un potere calorico (chimico-energetico), ha anche un potere elettromagnetico (vibrazionale) che decresce rapidamente col passare del tempo. Fu l’ing. francese Andrè Simoneton, esperto in elettromagnetismo, a fare interessanti ricerche in merito alla vibrazione degli alimenti negli anni '30 e '40. Partì dalle scoperte di altri grandi ricercatori (come i francesi André Bovis, Louis Kervran ed il russo G. Lakhowsky) e servendosi di apparecchiature scientifiche, misurò la quantità di onde elettromagnetiche degli alimenti, classificandoli in base a queste. Per una ventina di anni ha applicato le sue ricerche su tantissime persone e tantissimi cibi e ci ha lasciato una enorme mole di studi e di esperimenti.

3.      DI STAGIONE. Non ha senso mangiare i pomodori a dicembre e i broccoli ad agosto. Se la natura dà frutti diversi per tutto l’anno, in funzione delle variazioni climatiche delle stagioni, non è un caso.  La zucchina, ad esempio, ha un potere rinfrescante, è utile quindi in estate e risulta inopportuna d’inverno. Lo stesso discorso vale per tutto ciò che la terra offre: frutta, verdura, cereali, legumi….ogni alimento ha anche una qualità energetica che incide sulla nostra salute e sul nostro benessere.

4.      BIOLOGICO. Gli alimenti bio sono privi di sostanze tossiche e ricchi di nutrienti (vitamine e minerali) che possono essere assorbiti rapidamente dal nostro organismo. Derivano da coltivazioni o da allevamenti in cui non è stato fatto uso di pesticidi, fertilizzanti, antiparassitari, farmaci di sintesi chimica. Sono cibi che nutrono il corpo ma allo stesso tempo lo aiutano a non sovraccaricarsi di tossine e ad eliminare più agevolmente quelle già in circolo portando benefici all’intero organismo.

5.      VARIO. Non si devono mangiare sempre le solite cose, il corpo ha bisogno di tante sostanze e un’alimentazione varia consente di integrare tutto quel che serve. La naturopatia e le medicine olistiche, oltre che alle calorie e ai costituenti biochimici, sono attente anche ad altri aspetti del cibo: odore, sapore, colore, forma, consistenza e metodi di cottura hanno un significato e un impatto ben specifico sull’organismo. Gli alimenti andranno quindi scelti in base alle esigenze della situazione individuale e contingente: se c’è troppo calore o freddo o umidità, se l’energia è carente o da tonificare o da far scorrere meglio, se ci sono organi particolari da sostenere o alleggerire e così via in base a ciò che serve per ricostruire o ottimizzare l’armonia dello stato fisico e psichico.


Dunque ricorda: ogni cosa che introduci nel tuo corpo produce effetti su di te non solo in funzione della sua composizione chimica, ma anche in funzione della sua storia, delle esperienze che ha vissuto e delle conseguenti informazioni che porta con sé. Occhio alla spesa!

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