venerdì 2 dicembre 2016

Salviamoci la pelle!

La pelle è un confine che ci separa dal mondo intorno a noi. Ci protegge e filtra gli stimoli esterni, ma è anche specchio delle informazioni che arrivano dall’interno del corpo essendo in connessione stretta con gli altri tessuti sottostanti attraverso la circolazione sanguigna e linfatica e il sistema endocrino e nervoso. Ecco che un bravo naturopata saprà leggere sul volto di una persona le sue abitudini alimentari e lo stile di vita, così come i pensieri e le emozioni.

È importante avere cura della nostra pelle e trattarla nel migliore dei modi.
Qui di seguito sette buone pratiche da applicare con costanza, ma soprattutto con amore:

1.      Avere un’alimentazione varia e attenta a base di prodotti biologici, freschi e di stagione. Una pelle ben nutrita saprà rigenerarsi, manifestare luminosità e morbidezza, essere più equilibrata e forte.

2.      Praticare un’attività fisica con regolarità. Col movimento il colorito migliora, i tratti del volto si distendono e la cute diventa più bella. Merito della circolazione sanguigna che, prendendo vigore, porta più ossigeno alla pelle.

3.      Coltivare pensieri puliti e rispettosi . La pelle racconta le nostre emozioni. Molto spesso, se viviamo un conflitto inconscio, che non sappiamo o non vogliamo comunicare, è possibile che la pelle lo esprima al posto nostro, e a modo suo.

4.      Scegliere prodotti cosmetici non aggressivi preparati con ingredienti naturali di qualità e privi di sostanze nocive (siliconi, antiossidanti artificiali e conservanti di sintesi come ad esempio i parabeni).  Ciò che introduciamo nel nostro corpo passa anche dalla pelle. Iniziare a leggere le etichette dei prodotti per la cura personale e informarsi su ciò che contengono.

5.      Conoscere la propria pelle e le macchie che essa presenta, avendo l’attenzione di recarsi da uno specialista al primo segnale di alterazione di forma, dimensione, colore

6.      Evitare i raggi UV artificiali. Nel 2009 l’Agenzia internazionale per la ricerca contro il cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Salute ha definito le apparecchiature abbronzanti «cancerogene per l’uomo» dopo aver esaminato oltre 20 studi epidemiologici che, fra l’altro, sottolineano un aumento del 75 per cento del rischio di melanoma se l’uso delle apparecchiature abbronzanti inizia prima dei 30 anni.

7.      Prendere il sole con buonsenso esponendosi con gradualità nelle giornate d’estate ed evitando sempre le ore più calde (fra le 12 e le 15). Attenzione anche alla montagna d’inverno: in altura la fascia atmosferica è meno spessa, la neve riflette e le radiazioni sono di conseguenza più pericolose che in pianura. Ricordarsi però che il sole è un alleato della salute, non un nemico. Basta prenderlo con giudizio.

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