venerdì 15 giugno 2018

‘Nemici’ nascosti in cucina


Attenzione agli strofinacci di cucina.
Questi accessori di normale utilizzo quotidiano possono trasformarsi in un regno incontrastato di batteri. Lo ha rivelato una recente ricerca dell’Università delle Mauritius i cui risultati sono stati presentati ad Atlante all’annuale appuntamento dell'American Society for Microbiology.

La contaminazione batterica aumenta di parecchio se in casa ci sono bambini piccoli, se la famiglia è numerosa e se si consumano normalmente carne, pesce e uova. 
Gli studiosi hanno anche notato che gli strofinacci utilizzati per più faccende (come asciugare la mani, le stoviglie, pulire le superfici o tenere oggetti caldi), hanno al loro interno molti più batteri rispetto agli strofinacci monouso e dunque utilizzati per un solo scopo.
Un’altra differenza è emersa tra quelli asciutti e quelli umidi: questi ultimi sono ancora di più coinvolti nel fenomeno della presenza di batteri.
Entrando ancora più nei dettagli della ricerca, il 36,7% dei campioni utilizzati dagli studiosi ha sviluppato coliformi, il 36,7% dei casi gli enterococchi ed il 14,3% gli stafilococchi aurei.
Proprio la presenza di questi particolari agenti patogeni potrebbe essere la causa di contaminazioni alla base di intossicazioni alimentari ed eventuali altri rischi per la salute (come polmoniti e meningiti).

A quanto pare in casa si nascondono insidie in luoghi inimmaginabili.
E se oggi è la volta degli strofinacci,  l’estate scorsa è toccato alle spugne per i piatti passare sotto la lente di ingrandimento dei ricercatori (puoi approfondire leggendo questo mio precedente post).

Niente nevrosi però.
Una corretta igiene (lavaggio ad alte temperature) e il cambio frequente e regolare di questi accessori sono metodi validi per tutelare la salute, specie se in famiglia ci sono soggetti a rischio e più vulnerabili alle infezioni, come anziani, bambini o malati cronici.
Secondo gli esperti sarebbe importante anche usare uno strofinaccio a parte per le mani perché, se si lavano detergendole accuratamente (cioè non di fretta), ma poi si asciugano con uno strofinaccio già adoperato su una superficie contaminata, si neutralizza l’effetto positivo del lavaggio.

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