domenica 19 febbraio 2017

Aglio, ecco perché non può mancare nella nostra dieta

Oltre ad essere un valido condimento ha sorprendenti capacità medicinali per questo deve essere assolutamente presente nella nostra alimentazione.
Nel corso della storia vari popoli lo hanno usato come antimicrobico, disinfettante, preventivo e curativo e anche la moderna Etnofarmacologia ne ha confermate le innumerevoli proprietà. Uno degli ultimi interessanti studi che mi è capitato di leggere su questo bulbo è stato effettuato del Birla Institute of Technology and Science in India e ha segnalato l’attività antibatterica dell’estratto d’aglio crudo contro batteri isolati da campioni di urine infette multidrug resistenti (resistenti a più farmaci) causa di infezioni gravi del tratto urinario.

Nonostante il forte sapore che ne limita l’utilizzo da parte di molte persone, mi sento di invitare a mangiare più spesso l’aglio, specie in questo periodo in cui malattie da raffreddamento e influenza sono più frequenti. Ricordate sempre che l’alimentazione è il primo strumento che abbiamo per prevenire e curare i disturbi più comuni.

Ecco un breve riassunto delle NUMEROSE PROPRIETA’ MEDICINALI di questa pianta
  • AZIONE IPOTENSIVA: adatto a soggetti con ipertensione.
  • AZIONE ESPETTORANTE: di grande aiuto nelle affezioni polmonari (asma, enfisema, pertosse).
  • AZIONE ANTIBATTERICA E ANTIVIRALE: utile nella profilassi delle malattie infettive (influenze, raffreddore). È stato visto, inoltre, che il succo diluito è in grado di inibire lo sviluppo di stafilococchi, streptococchi, vibrione del colera, bacilli del tifo e paratifo.
  • AZIONE ANTISETTICA: elimina i parassiti intestinali, contrasta la candida, le flatulenze e gli spasmi intestinali.
  • AZIONE CARDIOTONICA E LEGGERMENTE FLUIDIFICANTE: rafforza l’energia del cuore ed è un valido supporto in caso di tachicardia, arteriosclerosi e ipercoagulabilità sanguigna.
  • AZIONE DIURETICA: di sostegno in caso di sciatalgie, acidi urici, gotta e edemi alle gambe.
  • AZIONE ANTIARTRITICA: giova in presenza di artritismo, dolori e reumatismi.
Come consumare l’aglio?

Se non dà fastidio, è abitudine sana mangiare tutti i giorni uno o due spicchi d’aglio crudo insieme a insalate, zuppe o verdure cotte.
Si può anche preparare un condimento, semplice e gustoso, che ne permette l’utilizzo su pane integrale tostato e carne e pesce cotti al vapore o alla griglia (attenzione però a non esagerare con le grigliate: né a farle troppo spesso né con i tempi di cottura, le parti carbonizzate infatti contengono benzopirene e ammine eterocicliche, entrambi  composti ritenuti cancerogeni).
Questa salsina si prepara così: alcune ore prima dell’utilizzo tritare finemente l’aglio con qualche foglia di prezzemolo, aggiungere olio extravergine d’oliva spremuto a freddo, lasciare che i sapori si fondano insieme e poi usare per condire a crudo.

Ti suggerisco inoltre una tisana molto efficace all’aglio e limone utile in caso di sintomi influenzali.
Occorrente: 1 limone biologico (che non abbia tracce di pesticidi o altra robaccia sulla scorza), 1 spicchio d’aglio (non pelato) e acqua.
Preparazione:  Pulire il limone sotto l’acqua corrente con uno spazzolino di quelli che si usano per lavare frutta e verdura e metterlo intero, con la buccia, in un pentolino d’acciaio alto e stretto. Aggiungere lo spicchio d’aglio e coprire il limone a pelo con l’acqua. Accendere la fiamma e dal bollore far passare 7 minuti, non di più. Si passa al colino e si beve tiepida senza dolcificare.
Se ci sono già febbre, mal di gola e dolori muscolari se ne prende una tazzina da caffè ogni 4 ore, per la prevenzione invece è sufficiente una tazzina al dì per tre giorni.

L’aglio giova anche ai bambini. Tiene lontano non solo l’influenza ma anche i vermi e i pidocchi. Nel loro caso meglio cotto con i cereali o le verdure o aggiunto all’acqua del brodo insieme a mezzo cucchiaino di timo e origano.

ATTENZIONE a non superare le dosi consigliate (1-2 spicchi al giorno per gli adulti, mezzo spicchio 3-4 volte a settimana per i bambini), dosaggi elevati infatti possono dar luogo a gastriti e ulcera gastrica. Poiché prolunga i tempi di coagulazione del sangue va sospeso l’utilizzo regolare in previsione di un intervento chirurgico e usato con cautela dalle persone che assumono farmaci che influiscono sulla coagulazione sanguigna tipo aspirina o warfarin.

Evitare in gravidanza e allattamento, se soffri di acidità di stomaco o se tendi all’eiaculazione precoce.

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