sabato 1 aprile 2017

Come invecchiare senza perdere un colpo

Da tutti temuta, la vecchiaia non è di per sé un fatto negativo. Il problema infatti non è veder aumentare gli anni ma gli acciacchi e le malattie. Se negli ultimi decenni l’aspettativa di vita è quasi raddoppiata, non è invece migliorata quella di salute e si invecchia malamente, a volte prematuramente anche. È questo il dramma.

È possibile affrontare il tempo che avanza in salute e benessere, rimanendo indipendenti e autosufficienti fino alla fine dei nostri giorni?
Sì, è possibile.
Prima di tutto iniziando a dare importanza ai minimi segnali di squilibrio e sofferenza che vanno compresi il prima possibile e interpretati alla luce del nostro stile di vita.
Dopodiché si deve intervenire con gli opportuni cambiamenti se vogliamo prevenire malattie vere e proprie sia acute che croniche. I farmaci e le tecniche chirurgiche salvano spesso dalla morte persone che si ritrovano in situazioni di malattie acute ma l’uso quotidiano di medicine per i disturbi cronici (che oggi ormai sono diffusissimi sopra i 50 anni) è invece dannoso: da un lato cancella o diminuisce i sintomi, ma dall’altro intossica il corpo e ne assorbe l’energia vitale.

Il nocciolo della questione non è dunque “non invecchiare” ma riuscire ad aumentare il più possibile il numero di anni in cui si può vivere in una condizione di buona efficienza e piena vitalità.
Nei mesi scorsi, nel post “Le 10regole della Longevità”, ho indicato alcune regole generali per mantenersi in salute e vivere più a lungo. Torno sull’argomento con TRE NUOVI CONSIGLI che integrano quelli già dati precedentemente perché credo che sia dovere e diritto di tutti impegnarsi per invecchiare bene, senza perdere un colpo.

1.      TENERE ALLENATO IL CERVELLO.
Tempo fa sul New York Times la professoressa di psicologia della Northeastern University Lisa Feldman Barrett ha dato questo suggerimento per diventare un “superager”, cioè una persona che, pur avendo superato i 65 anni, ha capacità di memoria e attenzione pari a quelle di venticinquenni attivi e in salute.
La dottoressa Feldman Barrett e i colleghi del laboratorio del Massachusetts General Hospital hanno studiato i risultati delle risonanze magnetiche dei cervelli di 17 superager e li hanno confrontati con quelli di altre persone della stessa età con problemi più o meno gravi di memoria o attenzione. Dal confronto sono emerse alcune regioni del cervello diverse nei due gruppi di persone: più sottili nei cervelli delle persone normali, uguali a quelle di persone più giovani nei cervelli dei superager. Nello specifico la parte del cervello che avrebbe un ruolo fondamentale nella qualità dell’invecchiamento sarebbe il sistema limbico. Tutte le persone anziane esaminate che hanno ottenuto i risultati migliori nei test di memoria e attenzione sono, infatti, quelle con il sistema limbico più spesso.
Come fare a farlo aumentare?
Secondo i ricercatori del gruppo di Feldman Barrett bisogna impegnarsi molto e continuativamente in un’attività. Il sistema limbico aumenta la sua attività quando le persone si impegnano in qualcosa di difficile, sia che si tratti di uno sforzo intellettuale sia fisico, per questa ragione si può conservare bene questa parte del cervello allenandola sia con attività fisiche che mentali.
Attenzione però: fare giochi come i cruciverba, i sudoku o quelli proposti da siti e app per allenare la mente non è abbastanza. Queste attività sono abbastanza piacevoli ma non richiedono sforzi o sofferenze. Il consiglio è invece di iniziare a fare un’attività davvero impegnativa, come imparare una lingua straniera, seguire un corso online o esercitarsi con uno strumento musicale.

2.      MANTENERE PULITO L’INTESTINO
Se da un lato per campare a lungo è necessario eliminare/limitare l’uso di alimenti con additivi, carne, cereali raffinati, insaccati, margarine, zucchero bianco, dolciumi, cibi precotti e alcol privilegiando invece alimenti sani, freschi e carichi di vitalità (facendo attenzione alle tecniche di cottura che vuol dire no temperature alte), dall’altro è fondamentale anche lavare con regolarità gli organi, primo fra tutti l’intestino, con l’uso di erbe e rimedi appropriati. Sono infatti in particolare le fermentazioni e le putrefazioni intestinali, secondo il Prof. Elia Metchinkoff, la causa dell’invecchiamento precoce.
Metchinkoff, vincitore del Nobel nel 1908, studiò attentamente la dieta di un gruppo di pastori caucasici particolarmente longevi e sani e scoprì per primo l’importanza dell’acido lattico e dei fermenti lattici nel rallentare i processi di invecchiamento. Secondo la sua concezione – che è anche la stessa della Naturopatia e di altre Medicine dalla visione olistica – non si può far a meno di occuparsi di ecologia intestinale per avere una vecchiezza felice e libera da infermità.
Nella tradizione ayurvedica indiana, per esempio, per prevenire la costipazione e promuovere la crescita di una sana flora batterica intestinale si usa il lassi, una bevanda che si ottiene mescolando insieme una parte di yogurt bianco biologico compatto fresco con un minimo di 4 parti d’acqua (si mescola il tutto fino ad ottenere una bevanda omogenea con l’aggiunta di zucchero grezzo di canna o sale o spezie a seconda dei gusti o del consiglio personalizzato ricevuto dell’esperto). Va assunto a piccoli sorsi ma entro le 17 poiché di sera, secondo l’Ayurveda, yogurt e formaggio non vengono ben digeriti finendo per produrre ulteriori tossine che ostruiscono i nostri canali interni.
In realtà, in base alla mia esperienza, sconsiglio il consumo di yogurt vaccino. Possono permetterselo solo gli individui non linfatici, coloro che non soffrono di allergie, di colite, di alterazioni del sistema neurovegetativo e che non hanno un livello troppo elevato di infiammazione intestinale. Altrimenti meglio ricorrere agli alimenti fermentati anch’essi naturalmente ricchi di acido lattico (crauti, insalatini, miso) o all’utilizzo di fermenti lattici (Lactobacillus acidophilus, L. bifidus in particolare).

3.      FARSI MASSAGGIARE REGOLARMENTE
Ecco un’altra cosa che energizza i nostri organi, alimenta la nostra energia vitale e rallenta i segni dell’invecchiamento.
Lo so, è difficile, se non impossibile, trovare il tempo dovendosi dividere tra mille impegni quotidiani. Ma sappiate che un massaggio fatto bene e con regolarità nutre la nostra forza muscolare, fisiologica e mentale.
Non parlo di un qualsiasi massaggio estetico ma di trattamenti profondi in grado di avere un effetto calmante sia sul sistema nervoso che sul sistema endocrino. Gli oli erbalizzati ayurvedici, scelti in base alla propria fisiologia e stagione, ad esempio, sono di grande aiuto (se utilizzati con le tecniche giuste) per rimuovere le tossine, migliorare la circolazione e aumentare la flessibilità di tessuti e organi.

E così un momento di grande benessere, se trasformato in abitudine, diventa un’altra importante strategia per una vita longeva e soddisfacente.

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