giovedì 13 aprile 2017

Meno è meglio

Io la chiamo “La regola dei 3 Meno”.
Mangiare meno. Respirare meno. Correre meno.
Sono cambiamenti fondamentali da mettere in atto nelle abitudini quotidiane se si vuole ritrovare equilibrio e veder migliorare le proprie condizioni di salute.

Mangiare meno
Sono molte le persone che mangiano tanto. Molto più di quello che occorre loro in base allo stile di vita che conducono.
Ma mangiare oltre il necessario fa male. Secondo la dottoressa Galina Schatalova, medico chiururgo russo che ha raggiunto la fama internazionale, si mangia troppo perché gli alimenti al giorno d’oggi sono talmente poveri di vitamine, minerali e varie altre sostanze di cui abbiamo assolutamente bisogno per sopravvivere che l’organismo, nella sua saggezza,
percepisce un’assidua fame e continua a mangiare anche quando ha largamente superato il numero ottimale di calorie, alla ricerca della quantità minima di elementi vitali di cui ha bisogno.
Oltretutto oggi, soprattutto in occidente, non solo c’è un eccesso di alimentazione (si mangia più di quel che si consuma) ma abbiamo anche un’offerta alimentare inquinata da ogm, pesticidi e farmaci. A ciò si aggiungono scelte non salutari troppo spesso reiterate: grassi idrogenati, oli cotti, cereali raffinati, salumi, zucchero bianco, merendine, dolci confezionati  e cibi precotti. Ecco che il guaio è fatto!
L’alimentazione è di importanza basilare per stare bene ed è il perno attorno il quale ruotano la naturopatia e le antiche medicine orientali. Una dieta varia ed equilibrata e ricca di alimenti freschi, biologici e di stagione è indispensabile per mantenere sano l’organismo

Respirare meno
Il problema della respirazione eccessiva riguarda la stragrande maggioranza della popolazione. Quasi tutti respiriamo troppo. Per stress, ansia, mancanza di attività fisica o cattiva alimentazione aumentiamo inconsapevolmente l’intensità dei nostri respiri (anche fumo e alcool aumentano la respirazione, come la permanenza in ambienti troppo caldi e non aerati).
In realtà la quantità d’aria normalmente respirata al minuto da una persona sana e adulta a riposo dovrebbe aggirarsi sui 4-6 litri al minuto, quando si respira in eccesso si disperde troppa anidride carbonica che invece, nella giusta quantità, è essenziale per una buona ossigenazione di tutti gli organi. Che succede di conseguenza? L’organismo mette in opera dei meccanismi di difesa per contrastare un’ulteriore pericolosa perdita di anidride carbonica e la prima più ovvia misura è quella di restringere le vie attraverso le quali passa l’aria per farne diminuire l’afflusso. Alcuni soggetti a questo punto reagiscono sviluppando l’asma (che sarebbe dunque un meccanismo difensivo contro l’eccesso di respirazione), altri sviluppano invece problematiche diverse in tempi successivi ad esempio disturbi della digestione o problemi circolatori o dermatologici.
In tutti i casi rieducando i ritmi respiratori si può guarire a patto che il danno riportato non sia ormai troppo grave.
La conoscenza dell’importanza di una respirazione funzionale per l’asma e altre malattie si deve agli studi del prof. K. Buteyko. Partendo dalla Russia le scoperte del dr. Buteyko si sono rapidamente diffuse in molti paesi del mondo. Dapprima sono state portate da un gruppo di medici russi in Australia e Nuova Zelanda, da qui la divulgazione è proseguita in Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna per poi raggiungere la Germania, l’Olanda ed ora anche l’Italia.
Per approfondire cliccare sui siti segnalati nel mio precedente post dedicato al Metodo Buteyko.

Correre meno
La maggior parte delle persone che seguo vive a ritmi accelerati: sono uomini e donne che svolgono mille attività diverse contemporaneamente e fanno tutto nel più breve tempo possibile. In questa accelerazione senza fine facilmente dimenticano se stessi perdendo per strada i propri desideri, bisogni e ideali.
Per avere una vita meno frenetica prima di tutto cerco di dare loro degli imput per cominciare a rallentare, a pensare con più calma. Non è una nozione che passa facilmente a chi è abituato a vivere di corsa. Ci vuole tanto esercizio. Ma così come si allena il corpo per modificarne il peso e la struttura, si può – con molta pazienza e costanza – allenare la mente a ritmi più tranquilli.
Ci sono alcuni passi importanti da compiere per liberarsi dalla frenesia e dalle reazioni automatiche.
Ad esempio ogni mattina è tanto d’aiuto alzarsi prima e dedicare mezz’ora alla preghiera, alla meditazione o alla lettura di brani che possano ispirare la nostra vita.
Altrettanto importante è fare con calma una buona, sana, bilanciata colazione: un vero e proprio pasto nel quale non possono mancare i carboidrati integrali, le proteine e la frutta fresca. È importante per offrire al corpo e alla mente i nutrienti necessari al loro benessere per l’intera giornata.
Un’altra cosa utile per rallentare i ritmi e riappropriarsi della propria vita è passare meno tempo davanti alla televisione, al cellulare e al tablet, fin troppo spesso infatti questi mezzi finiscono per sostituire i rapporti interpersonali e aumentare il processo di spersonalizzazione in atto nel nostro mondo.
Ho fatto solo tre esempi, in realtà sono tante le cose che si possono fare per imparare ad andare con più lentezza. La salute non si può ottenere solo attraverso un’alimentazione sana e delle norme comportamentali positive. Se si vuole stare bene e in armonia con noi stessi, dobbiamo anche ridurre la velocità per riuscire a vivere con consapevolezza e profondità ogni attimo. Come i bambini che, vivendo intensamente qualsiasi cosa facciano, aumentano le occasioni di gioia. 

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