domenica 9 luglio 2017

Uovo: fresco, bio e cotto a puntino

Apporta proteine di altissimo valore biologico, lipidi, minerali (fosforo, calcio, ferro,zolfo, potassio) e vitamine (A, B1, B2,PP, H) ma andrebbe consumato entro 10 giorni dalla deposizione, anche se in frigo si conserva per 3-4 settimane. Puoi verificarne la freschezza mettendolo a bagno in acqua salata: se è davvero fresco non galleggia, ma rimane coperto d’acqua con la parte più stretta verso il basso.

Un’altra cosa che sarebbe bene fare per goderne i benefici è sceglierlo proveniente da galline che vivono bene, libere di razzolare all’aperto, che sono state nutrite con mangimi naturali, senza OGM e senza sostanze che aumentano la crescita o l’appetito. Al contrario una gallina che vive male in spazi angusti e che ha mangiato becchime scadente, e che col cibo magari ha assunto anche coloranti (per rendere più giallo il tuorlo), pesticidi ed eventuali antibiotici, deporrà uova “malate” che con il tempo ammaleranno anche te.

Per non far diventare l’uovo pesante per fegato e pancreas devi cucinarlo senza grassi (olio e burro) e poco (il tempo di far rapprendere l’albume e lasciare morbido il tuorlo). Guai a bollirlo a lungo: si libera una sostanza nociva, il solfuro di ferro. Te ne accorgi perché il tuorlo ha assunto all’esterno una patina di colorino verdastro. La soluzione consiste nel limitare il tempo di cottura, 7-8 minuti al massimo. L’uovo va calato con un cucchiaio nel pentolino quando l’acqua già bolle e, appena suona il timer, fatto raffreddare immediatamente con una passata veloce sotto l’acqua corrente. Altri metodi di cottura che preservano digeribilità e valore nutrizionale sono quelli “in camicia” e “alla coque”.

Ai bambini sarebbe bene cominciare a dare l’uovo verso la fine dello svezzamento perché è una sostanza potenzialmente allergizzante. Si procede lentamente aggiungendo all’inizio due cucchiaini di tuorlo alle creme di cereali nell’ultima fase di cottura e molto gradualmente, nelle settimane successive, si arriva ad aggiungere anche l’albume.

Quante uova mangiare a settimana? Essendo un alimento molto concentrato, ai bambini non andrebbe dato molto spesso (1 volta a settimana), ma gli adulti lo possono mangiare senza timore anche 3 o 4 volte. Ultimamente vari lavori scientifici hanno infatti dimostrato che le uova non causano l’incremento del colesterolo. Devono semmai limitarsi le persone che soffrono di calcoli alla cistifellea o che abbiano allergie-intolleranze alle proteine dell’uovo.


Un ultimo consiglio: come tutti gli alimenti proteici l’uovo è acidificante quindi meglio accompagnarlo sempre con alimenti opposti, in particolare le verdure. 

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