mercoledì 28 febbraio 2018

Le proprietà digestive, antisettiche e ‘illuminanti’ del Ginepro


Un buon digestivo ottimo anche contro il meteorismo è il vino di ginepro.
Si prepara facilmente mettendo a macerare 15 grammi di bacche (che prima vanno schiacciate in un mortaio) in un litro di vino bianco insieme alla scorza di un limone non trattato chimicamente. Dopo 15 giorni si filtra questo composto. Si conserva bene a riparo dalla luce, in una bottiglia di vetro scuro ben tappata.
Un bicchierino dopo il pasto è d’aiuto se si è mangiato troppo.

Per dare un tono alle funzioni viscerali, a tutto l’apparato digestivo e per contrastare le fermentazioni intestinali è benefica anche una semplice tisana realizzata con ginepro, semi di finocchio e liquirizia in parti uguali (tutto tenuto in infusione per 10 minuti).
Se ne può prendere una tazza dopo i pasti.

Il Ginepro è un alberello non più alto di 7 metri ampiamente diffuso perché si adatta sia a terreni che a climi difficili. è un sempreverde con foglie aghiformi e pungenti e fa parte delle conifere, piante che resistono anche al gelo invernale e che “omeopaticamente” – potremmo dire – sono in grado di curare anche i malanni causati dal freddo.
Infatti in caso di malattie infettive, raffreddore, tosse e catarro un infuso di bacche di ginepro, liquirizia e salvia in parti uguali (non più di tre tazze al giorno e lontano dai pasti) aiuta a ridurre l’infiammazione delle vie respiratorie.
Anche l’olio essenziale usato nelle vaschette dei termosifoni o in un diffusore dove soggiornano malati è efficace per la sua azione antisettica e decongestionante.
Ricordati però che con gli oli essenziali bisogna usare molta cautela. Innanzitutto non vanno utilizzati vicino agli occhi e poi vanno tenuti sempre lontano dalla portata dei bambini.
Il consiglio di un professionista è necessario per evitare sovradosaggi pericolosi. E questo comunque sempre (per ogni rimedio naturale, non solo per gli oli essenziali) perché possono esserci controindicazioni. Ad esempio, il ginepro è da evitare in caso di stati infiammatori acuti di reni, nefriti, nefrosi e anche in gravidanza in quanto stimola le contrazioni uterine.

Concludo  questo post con una curiosità: un tempo in molte culture popolari il ginepro era considerata una pianta dai poteri magici, per questo veniva bruciato nei camini o nei bracieri, per allontanare epidemie ed energie negative.
Si usava anche portare amuleti fatti con il legno di questo alberello oppure sacchetti di tela contenenti 2-3 bacche che venivano cuciti  negli abiti per stare a contatto diretto con la pelle.
Sarà perché è una pianta legata al solstizio invernale, quindi alla rinascita della luce.
Luce esterna ma anche luce interiore che ogni persona racchiude dentro di sé.
E infatti anche oggi bruciare un rametto di ginepro come incenso  oppure espandere nell’aria  il suo olio essenziale attraverso un diffusore può ben caratterizzare i momenti di intenso vissuto spirituale.

Nessun commento:

Posta un commento