mercoledì 21 febbraio 2018

Sambuco per ridurre i sintomi dell’influenza


In caso di influenza, raffreddore, catarro, sinusite e stati febbrili un aiuto può arrivare dalla pianta di Sambuco.
I suoi fiori aumentano le difese delle vie respiratorie superiori. Potremmo dire che hanno un effetto espettorante e, promuovendo la diuresi e la sudorazione, aiutano a disintossicare il corpo portando un certo giovamento anche nelle condizioni artritiche.

Il loro tempo balsamico, cioè di raccolta, è da aprile a giugno ma puoi comodamente fare ricorso in ogni momento ai fiori essiccati che trovi in erboristeria, pronti da usare per preparare un infuso (15 g in mezzo litro di acqua, lasciare riposare 15 minuti, tre tazze al giorno lontano dai pasti).
Una valida alternativa è l’estratto integrale, se privo di alcool e naturale al 100% (senza conservanti, coloranti, aromi o edulcoranti artificiali).

Questo arbusto, che può crescere fino a diventare un alberello di circa 6 metri, anticamente in Germania veniva chiamato ‘Albero di Holda’. 
Secondo il folclore germanico medievale Holda era una fata buona che abitava nel sambuco e che a chiunque la pregava elargiva favori salutari. 
Forse per questo motivo in passato, un po’ in tutta Europa, il sambuco veniva di frequente piantato vicino alle abitazioni come pianta beneaugurante e capace di tenere lontani i mali.

Dal punto di vista naturopatico è interessante l’azione che il sambuco esplica a livello di tutti gli organi escretori.
Infatti favorisce la sudorazione, la diuresi e l’evacuazione delle feci. Dunque l’espulsione delle scorie.
Ed è proprio il drenaggio delle tossine il primo passo da fare per favorire l’auto guarigione  anche in caso di malattie da raffreddamento.

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